DELLA REPUBBLICA DI CARTAGINE 487 mani P opportunità di raccogliere le loro forze e di ricacciarlo, perde poi colla sua imprudenza P amicizia dei Galli, non clic i vantaggi che ne avrebbe potuto ritrarre, e rovina gli allari dei Cartaginesi in Italia. C. Ostilio sconfigge i Cartaginesi nel territorio Salentino, e ne uccide ben quattromila. Annibale per non essere inviluppato in tale disastro, si ritira presso i Bruzii, donde richiamate tutte le sue guarnigioni marcia verso la Lucania. Claudio arriva a Grumento a lronte del generale cartaginese con quarantamila fanti, e duemilacinqueceiito cavalli, ed accampa a cinquecento passi dal nemico. Si viene ad un’ azione. Annibale vi perde ottomila uomini e settecento prigionieri, e soli dugento uomini i Romani. Claudio, informato da una lettera intercettata che Asdrubale dopo levato l’assedio di Piacenza, prendeva la strada dell’ Umbria , si la superiore alle leggi romane le quali vietavano ai generali di abbandonar la loro provincia, e passa alla testa di un distaccamento di settemila uomini di scelta truppa in quella di Livio, di lui collega, cui raggiunge in una marcia sforzata di sei giorni. Ben tosto i due consoli obbligano Asdrubale a battaglia sulle sponde del Metauro. 11 Cartaginese contrasta lunga pezza la vittoria con un coraggio degno del figlio d’Amilcare e fratello di Annibaie. Alla fine ella si dichiara pei Romani. Asdrubale non volendo sopravvivere a tante migliaia di valorosi, che per seguirlo aveano abbandonato la propria patria, si precipita nel centro di una coorte romana, e vi riceve il colpo di morte. Livio già contento e stanco di aver ucciso ben cinquantamila cartaginesi, non vuole permettere che s’insegua un drappello nemico che fuggiva: “va ,, bene, die’egli, clic qualcuno ve ne rimanga, il quale rechi ai Cartaginesi la nuova della loro disfatta“ Annibaie sconfitto pur esso in Lucania crasi ritirato a Canisio. Costà ricevette la nuova della morte di suo fratello. Si dovea rammentarsi ch’egli avea trattato dicevolmente ed anche con rispettosa affezione i corpi di Gracco e di .Marcello: ma Claudio non seppe profittare di queste lezioni di generosità. Egli gettar fece la testa di Asdrubale al disopra dei trincieramenti del generale cartaginese, e con questa ferocia da barbaro eclissò lo splendore di una giornata, di cui