DEI RE DI LIDIA 77 Ciclopi, spezie di masnadieri che devastavano la Lidia, riguardar lo fanno in tutto il regno, come un eroe. La sua riputazione inspira della curiosità nella regina. Ella è ben presto fatta consapevole della nascita e del valore del suo schiavo. Questa principessa a cui egli piace, trovandosi vedova e seijza inciampo che le si opponesse, si abbandona liberamente alla sua passione ( 1349)- H second’anno della sua schiavitù Ercole ebbe da essa Àgelao, o Cleo-lao, o Akeli, da cui secondo Apollodoro discendeva Creso (Ved. qui appresso). Pylemene succedette ad Onfale, o sia eh’ egli fosse figlio di Tmolo, e di lei, ossia che procedesse da un altro ramo degli Atiadi. Questo principe ebbe dalla ninfa Gigaja due figli, Mcsthle e Antifo, che comandarono i Meo-nii alla guerra di Troja (i), RAMO DEGLI ERACLIDI. Alceo era figlio d’Ercole ediMalis, schiavo d’Onfale. Convien qui osservare dietro le medaglie dei re di Lidia, che tutti quelli che discendevano da Ercole sino a Candaule, portarono sempre nelle loro armi un’ ascia a due tagli. Essi la tenevano da Ercole che l’aveva recata dalla sua spedizione contro le Amazzoni, ed essi la conservavano quasi come cosa sacra. Arseli, dopo averla tolta a Candaule, la trasportò a Mylasa e la pose nelle mani di Giove Labrandeo, Essa si vede ancora nelle medaglie di Mylasa. Belo regnò in Lidia dopo di Alceo, Nino, figlio di Belo, fu il suo successore. i2ig. Ahgone o Agron pervenne alla corona di Lidia dopo la morte di suo padre Nino. Egli fu che trasferì a Sardi la sede dei re di Lidia. (]) Freret, da cui ciò è tratto, colloca il comincianiento, della guerra di Troja all’anno »292, e la total distruziona di questo regno all’anno 1182 avanti G. C.