DELLA REPUBBRICA DI RODI 97 i quali uniscono le loro lagnanze a quelle delle altre città greche contra il re di Macedonia. Gli ambasciatori Ro-dii vengono ricevuti dal senato con distinzione, e Roma dichiara guerra a Filippo. I Rodii uniti ai loro alleati si rendono padroni di Orea, piazza forte situata sulla costa orientale dell’Eubea appartenente a Filippo, e saccheggiano poscia tutt’ i paesi de’ dintorni clic si erano dichiarati pel re. L’anno seguente Eritrea, città poco distante dalle sponde dell1 Euripo viene dai confederati presa d’assalto (199) ed ha la stessa sorte Caristo. Essi assediano poscia Cen-ehrees, uno de’porti di Corinto; ma un corpo di Macedoni , e un grosso drappello di disertori romani che difendevano la città, obbligano gli alleati a levar l’assedio. Frattanto i Rodii con sole le proprie forze tolgono a Filippo Perca, piccola provincia della Caria separata da Rodi pel mare Carpazio (190). Essi danno una prova segnalata del loro attaccamento alla repubblica e del loro zelo fegl’ interessi della Grecia nella guerra contro il re di Siria. Romani dal canto loro non consentono di conchiudcre la pace con Filippo, se nou alla condizione che vengano cedute ai Rodii, Stratonicea e la miglior parte della Caria. Ma giacché le armi romane aveano avuto tutto il buon successo possibile nella Siria mercè gli utili servigi dei Rodii, il senato credette dover rimeritar questi in una maniera ancora più liberale, cedendo loro, in preferenza ad Eumene, la Licia e la Caria (189). 1 Rodii, quantunque amici della libertà, opprimono i Licii (177). Questi ne portano querela al senato di Roma, e viene acchetato il malumore dai commissarii romani. I Rodii allora trattano con maggiore dolcezza ed equità i Licii loro sudditi e gli alleati della repubblica. Eumene nondimeno riuscì a maldis-porre i Romani contro i Rodii. La repubblica gli sospetta d’intelligenza con Perseo (170). Questi in elletto non avea nulla obbliato per persuadere ai Rodii almeno di rimanersi neutrali, ma sino allora le sue pratiche erano riuscite a vuoto. Se non che alcuni vantaggi riportati dalla flotta macedone sopra i Romani li decidono a guardar la neùtralità tra Roma e Perseo (169). Roma se ne sdegna. I Rodit procurano di calmare la collera del senato. Catone stesso parla in loro favore. Essi sono contenti di perdere la Licia e la Tom. III. ' 7