102 CANTI ILLIRICI Lazzaro ha berrettoni e piume: 105 Lazzaro di codesto non vuol niente; Lazzaro vuole Miliza gentile, la più giovanetta, La dolce sorella de’ nove Giugovic. — Quand’ebbero udito i nove Giugovic, Balzarono in sui piè snelli, 110 Trassero le spade temperate Per uccidere il Sire a mensa. Pregali il vecchio Giugo Bogdano: Non vogliate, figliuoli, se sapete di Dio. S’oggi il Sire uccidete, 115 Resterà la maledizione su voi. Tanto ch’io apra i libri antichi, Ch’ i’ vegga, figliuoli, ne’ libri Se Miliza è a Lazzaro destinata. — 11 libro legge il vecchio Giugo Bogdano; 120 11 libro legge, grosse lagrime versa: Non fate, figliuoli, se sapete di Dio. Miliza è a Lazzaro destinata. In lui resterà l’impero; Con lei impererà Lazzaro, 125 In Cruscevo all’acque della Morava. — Quando ciò sente il possente Sire Stefano, E’ mette la mano nelle tasche, E ne trae mille zecchini, E ne trae un aureo pomo; 130 Nel pomo tre pietre care; Arra a Miliza giovanetta. (109) Poskocisce — Persilio, exsilio.