DELLA REPUBBLICA DI CARTAGINE /(7i vittoria. Cartagine gli sostituisce Amilcare. Questi sconfigge i ribelli, uccide loro seimila uomini, e ne la duemila prigionieri. Molte città si sottomettono ai Cartaginesi, o sono riconquistate dall’armi loro. Naravase, giovine gentiluomo Numida, che comandava un drappello di cento cavalli nell- armata nemica, viene a ritrovare Amilcare, clic ben lo accoglie, e gli dà la propria figlia in matrimonio. Duemila numidi all’ esempio di questo giovine si associano ad Amilcare. Con questo rinforzo il generale cartaginese si trova in istato di dar battaglia a Spendio, e ad Autarite. L’azione e sanguinosa. La vittoria lungo tempo incerta si dichiara alla line pei Cartaginesi. Diecimila mercenarii restano sul campo di battaglia, quattromila son fatti prigionieri. I capi dei ribelli fanno lapidare tutti i Cartaginesi che gli cadono tra mani. Giscone ch’era di questo numero, e con lui settecento Cartaginesi, sono per ordine di Spendio messi a morte dopo molti trattamenti indegni e crudeli. Utica ed Ippacra si dichiarano a favore de’ mercenarii. Cinquecento Cartaginesi clic stavano in guarnigione sono trucidati. Ge-rone, re di Siracusa, dà aiuto a Cartagine che ne aveva grande uopo. 1 mercenarii, malgrado il loro infortunio, tenevano ancor la campagna con cinquantamila uomini effettivi ed eransi avanzati sino al piede delle mura della capitale. Annibale ch’era stato dato per collega ad Amilcare, aveva il suo quartiere sulla strada di Cartagine, ed A-milcarc teneva il suo dal lato opposto. Questi riporta quasi ogni giorno qualche vantaggio sul nemico. Finalmente gli sorprende e li chiude in Prione, di guisa che non è loro possibile la sortita. S’introduce la fame nell’ armata, e cominciano a mangiarsi l’un l’altro. Tre de’loro generali Spendio, Autarite, Zarxas avendo ottennio un salvo condotto, si recano da Amilcare per negoziare la pace. Il generale cartaginese fa arrestare i negoziatori. I ribelli, irritati da questa perfidia, prendono l’armi. Amilcare che gli avviluppava da ogni parte, fa avanzare i suoi elefanti. Più di quattromila mercenarii sono schiacciati o scannati. Dopo si grande vittoria, i generali cartaginesi riconducono al dovere parecchie città ribellate. Amilcare investe Tunisi, dove Mathos crasi ritirato. Mentre le sue truppe sono accampate egli fa mettere in croce Spendio, c gli altri pii-