I DEI RE DI RITENTA 53 infanteria , e s’ impadronisce del bottino eh’ essi aveano ghermito in più occasioni. Il gener d greco chiamato altrove da più importanti oggetti abbandonò la Ritinia sul principio di primavera. Desalce tranquillo da questo lato dà le sue cure a ristaurare la città di Astaco, La colonia degli Ateniesi e de’ Megaresi che si difendeva costì dalle continue guerre che le facevano i barbari da oltre trecen* t’anni, venne finalmente assoggettata al re di Ritinia. Allettato da questo nuovo conquisto t questo principe la rilevò dalle sue rovine decorandola di parecchi belli edifìzii, e feccia la capitale de’ suoi stati. Memnone dice eh’ egli morì in età di settantacinque anni. Botira, figlio di Desalce, fu il suo successore, e al par di lui s’ebbe un regno assai lungo, del quale non ci fu trasmessa particolarità niuna. Egli, giusta Memnone, vis-» se pure settantacinqu’anni, Bias o Bas sostituì sul trono Botira suo padre. Sotto il suo regno Dionigi, tiranno di Eraclea, formò l’assedio di Astaco. Ma sembra che il suo disegno fosse meno d’impadronirsi di questa piazza che di disfarsi di que’di Eraclea che gli erano sospetti. Questi due principi erano veramente interessati ad unirsi contro la potenza di Alessandro il grande , che minacciava egualmente i loro stati, ( 333 ). Calas, uno dei generali dell’eroe macedone, penetrò nel regno di Bitinia, ma Bas che marciò contro di lui, mise in rotta le sue falangi, delie quali le forze tutte persiane non osavano di sostenere l’aspetto. Alessandro allora unicamente occupato ad inseguir Dario, riserbò ad altro tempo la vendetta dell’affronto ricevuto dalle sue armi in Bitinia. Bas dopo quel tempo governò pacificamente la Bitinia si-» no alla sua morte (320 ) avvenuta nell’anno settantesimo primo dell’ età sua, cinquantesimo del suo regno, e quarto dopo la morte di Alessandro, Zipete o Zipoete, figlio di Bas, è tenuto dal Rollin siccome il fondatore del regno di Bitinia. Fu desso infatti che mentre i generali d’ Alessandro si dividevano e contendevano la successione del loro signore terminò di francar la Bitinia dal giogo della Persia, e dilatò più che alcun altro de’suoi predecessori i limiti de’propri stati. Per premunirsi contro le repubbliche di Calcectonia, e di Asta»