444 CRONOLOGIA STORICA a divorare i propri figli. Sopravviene la pestilenza che porta al colmo i loro mali. Tuttavolta difendevansi con mirabile coraggio, quantunque gli assediatiti fossero con essi nella proporzione di cento ad uno. Dopo gran numero di combattimenti tanto in mare che in terra fu forza di cedere al numero: la città è presa d’assalto il 21 maggio ( 878 dopo G. C. ) e trattata coll’ inumanità propria dei barbari, sicché rimase distrutta una delle più celebri città del mondo. Allora Palermo divenne la capitale della Sicilia. Il papa Giovanni Vili consente in questo stesso anno che Fo-zio sia ristabilito nella sua sede, francandolo dagli anatemi contro lui scagliati. (885. dopo G. C. ) Alhassan, successore di Ahmed, rende la libertà ai Siracusani prigionieri che possono riscattarsi (889 dopo G. C.) Gran combattimento in quest’ anno presso Mefazzo tra la flotta imperiale c quella dei Saracini. Cinquemila cristiani periscono in quest’ azione. L’imperatore Leone il saggio fa tregua coi Saracini di Sicilia (896 dopo G. C. ) Abul—abbas giunge d’Africa in questa provincia, e vi sbarca il 24 luglio (900 dopo G. C.) presso a Maza, e l’8 settembre prende Palermo, ove fa grande strage degli abitanti l’anno 901, secondo le cronache arabe, o 909 giusta gli autori latini. I Saracini di Palermo si rivoltano contro il re d’Africa (909 dopo G. C.) e fanno alleanza coi Greci d’Italia. Ibraimo, o A-brahamo ordina a suo figlio di passare con forte milizia in Sicilia. Il principe s’impadronisce di Palermo, tragitta 10 stretto, e distrugge Reggio. Il re stesso giunge in Sicilia, c sorprende Tauromenio mentre gli abitanti erano a pranzo. Egli tratta il paese colla maggiore acerbità. Viene strappato il cuore al vescovo Procopio, gli si taglia poscia 11 capo e si fa lo stesso ai chierici che lo accompagnavano, e i loro cadaveri sono gettati sul fuoco. Ibraiino muore subitaneamente poco dopo questa spedizione. Almahddi, di lui figlio, prende la qualità di Calilo, e non riconosce più superiori (910 dopo G. C. ). Dopo aver soggiornato cinquanta giorni in Sicilia, ritorna in Africa. Amram, suo successore nella qualità di emiro di Sicilia, vi è ucciso in Palermo il 27 gennaio in una sedizione (9i3 dopo G. C.) Il 28 maggio seguente, Korbab lo sostituisce; ma tre anni dopo viene deposto il i4 luglio