DELLA SICILIA 437 scienze continuavano ad essere coltivate nella Sicilia. La religione cristiana non era in minor fiore. Chrest, vescovo di Siracusa, inviato ad Avles dall’imperatore (314), segna col suo diacono Floro, gli atti di questo concilio raccolto contro i Donatisti. Undici anni dopo, Capitone, vescovo nella Sicilia, interviene al concilio generale «.li Nicea (325). Morto Costantino nell’ anno 33y, la Sicilia toccò in divisione a Costanzo, il tredicesimo de’suoi figli. Magnenzio Io detronizza il iS gennajo 35o, lo fa uccidere il 27 febbrajo da Gaisone, e diventa padrone della Sicilia. L’anno seguente (351), il 38 settembre, Costanzo riporta vittoria sopra Magnenzio a Mursa. L’usurpatore vedendosi perduto, si uccise da sè stesso due anni dopo nel mese eli agosto (353). Sotto il regno di Valcntiniano un celebre concilio radunato non si sa in quale città della Sicilia, riceve il dogma della consostanzialità del Figlio, e la fede di Nicea (Ò66). La guerra tra l’imperatore Teodosio e il tiranno Massimo produce grandi turnazioni in cotesta provincia (387). L’eresia pclagiana se ne giova per dilatarsi e vi fa grandi progressi, soprattutto in Siracusa (4°8), ove gli eretici sono sostenuti e protetti da Celestio, discepolo di Pelagio, e poscia dal famoso Giuliano. Alarico, re de’Goti, dopo aver saccheggiato Roma concepisce il disegno di conquistar la Sicilia. Ma colto da improvvisa morte (410) mentre stava deliberando nelle vicinanze di Reggio su ciò clic avesse a fare, rende alla Sicilia la pace. I Messinesi fanno benché senza fondamento rimontare sino a tal epoca il privilegio cui tengono di portar nello stemma una croce d’oro sopra un campo di rosso. Ciò fu secondo essi la ricompensa del servigio efficace cui diedero all’imperatore Arcadio. Genserico, re de’ Vandali, ottiene migliore successo di Alarico. Egli passa in Sicilia (44°)? la saccheggia ed assedia Palermo, clic si difende per lungo tempo. L ’imperatore Teodosio IÌ invia contro lui possente flotta (44* )• Genserico appiacevolisce Teodosio eli’è obbligato l’anno seguente (449-) a richiamar la sua squadra. La pace è fatta, e la Sicilia ceduta a Valcntiniano 111 (445 dopo G. C.) Questo principe essendo stato ucciso (455), la ve-, dova sua imperatrice prega Genserico a vendicarne la inort«. Questi vola a Roma, dà il principe Unnarico suo figlio in ispo*