DEI RE DI ATENE a49 fu arrestato da Aidoneo re de’Molossi. Nella sua assenza, Mnesteo s’impadronì del trono di Atene col soccorso di Castore c di Polluce. Teseo, riacquistata la libertà, si ritirò nell’isola di Sciro, ove pretendesi che il re Licomede l’abbia fatto perire, precipitandolo dall’alto di una rupe. i9.io Mnesteo fattosi riconoscere in re di Atene, cancellò la macchia della sua usurpazione mercè la saggezza del suo governo. II is>..° o i3.“ anno del suo regno (1218), egli in un coi principi greci che si erano confederati mosse all’assedio di Troia, in cui si distinse col proprio valore. Terminata questa spedizione ritornò nel suo regno, e vi morì in capo a due anni. 1206. Demofoone, figlio di Teseo e di Fedra, montò sul trono di Atene dopo la morte di Mnesteo. Fu amato da Philli figlia di Licurgo, re dei Dauli, 0 di Sitone, re di Tracia. Fu desso che comandò le truppe spedite dagli Ateniesi all’assedio di Troia. Al suo ritorno da questa spedizione, s’ebb’egli parte nell’istituzione della lamosa assemblea degli Efeti composta di cinquanta Ateniesi, e di altrettanti Argii, ridotta poscia a cinquantun giudici, tratti da’soli gli Ateniesi. L’oggetto di essa era d’inquirire sugli omicidii involontarii, e su quelli deliberati espressamente. Dicesi che il regno di Demofoone sia stato di trentatre anni (1173), dopo i quali venne sostituito da suo figlio Oxinthe. Morto questo, locchè avvenne l’anno 12.0 del suo regno (1161) un tale Aphida impossessossi del trono, ma non ne godette che un solo anno. 1160. Thimaete, figlio di Oxinthe, salì il trono per dritto ereditario dopo la morte, 0 l’espulsione di Aphida. In una controversia particolare eh’ egli ebbe con Xanto, re di Beozia, si convenne tra i due popoli che la quistio-ne avrebbe termine mediante un singolare certame tra i lor re. Thimaete non osando di misurarsi con Xanto, fece bandire eh’ egli avrebbe ceduta la corona a colui che pugnasse per esso. Melanto, nipote di Nestore, si presentò nell’aringo, vinse il re di Beozia, e per prezzo del suo valore ottenne la corona di Atene. Gl’ Jonii, inseguiti dagli Eraclidi, trovarono un asilo negli stati di Melanto, nipote di Nestore. Morto questo principe nell’anno trentesimo settimo del suo regno (iia3) ebbe a successore Tom. III.