DEI RE DI PONTO i3 Cappadoei Ji eleggersi un re : la loro scelta diretta dal senato cade sopra Ariobarzane. L. Cornelio Siila inviato in Cappadocia per collocar sul trono l’eletto (88), sconfigge Gordio, taglia a pezzi la sua armata, scaccia il figlio di Mitridate, ed eseguisce il decreto del Senato. Ma avea appena il commissario romano ripigliato il suo cammino per Roma, che Mitridate induce Tigrane re d’Armenia a prender P armi contra Ariobarzane, il quale al suo avvicinarsi prende la fuga e si ritira a Roma. Tigrane senza perdere un uomo solo ristabilisce il figlio di Mitridate. Il re di Bitinia paga a caro prezzo il suo artifizio, e le sue compiacenze pei Romani contro il suo cognato (/'e* di la Cronologia Storica di Bitinia). Rottura dichiarata tra i Romani e Mitridate, ossia co-minciamento della guerra Mitridatica. Il re di Ponto si presenta con un’armata di dugentocinquantamila fanti, quarantamila cavalli, centotrenta carri armati in guerra, ed una flotta di quattrocento vele. La repubblica avea tre corpi di truppe in differenti posizioni dell’Asia minore, ciascuno di quarantamila uomini compresa la cavalleria, e veniva da JVicomede oltracciò provveduta di cinquantamila fanti con seimila cavalli, I generali romani senz’ aspettare gli ordini del senato, cominciano la guerra, ma la fanno con tanta negligenza e così poca condotta, che sono battuti e la loro armata viene sperperata. Questa prima vittoria fruttò a Mitridate il conquisto dell’intera Bitinia, della Frigia, della Licia , della Paflagonia e di parecchie altre province sino alla Jonia. Monime, fanciulla di rara bellezza, incanta questo principe che trovatala a Stratonica, la fa compagna nella sua marcia. Il re di Ponto mercè i tratti di sua generosità si guadagna il cuore di tutt’i popoli dell’Asia, i quali ascrivono a grande ventura di vivere sotto il suo governo. I Laodiceni gli danno in mano carico di ferri Q. Oppio governatore di Panfilia e proconsole romano. I Le-sbii scuotendo il giogo della repubblica, consegnano a Mitridate Aquilio, e parecchi altri personaggi di gran distinzione. Il re fa morire crudelmente in mezzo agli insulti Aqui- lio ch’era stato il movente principale della guerra contro di lui, nè Oppio stesso viene tampoco risparmiato. Ordì-