492 CRONOLOGIA STORICA cinquemila uomini. Dopo tale disfatta, Annibaie si ritira in Adrumeto, ove intende ben presto che Vermina, figlio di Siface, che veniva in suo soccorso, era stato battuto il 2 novembre, colla perdita di ben quindicimila uomini uccisi, e tremila fatti prigionieri. Cartagine richiama Annibale e fa la pace coi Romani nel mese di gennajo seguente (201), alle condizioni umilianti dettate dal vincitore. Scipione conduce in trionfo Siface, il quale muore poco dopo in prigione. 200. Massinissa ad istigazione dei Romani, s’impadronisce di una parte degli stati di Cartagine, sotto pretesto di aver essi altravolta appartenuto alla sua dinastia-, i Cartaginesi mercè l’iniqua mediazione di Roma sono costretti di cederli a cotesto principe, ed anche di far con lui pace vergognosa. Benché pero Cartagine fosse ridotta ad uno stato di debolezza c di rifinimento, ella comincia a rendere florido il suo commercio, ed a stenderlo da 0-gni parte coi soli mezzi dell’industria. Annibaie, che manteneva sempre in patria la sua riputazione, riforma alcuni abusi introdottisi nell’ amministrazione delle finanze e della giustizia. Egli si forma ben tosto dei nemici, i quali uniti al partito di Annone danno opera di perderlo. I Romani che il riguardavano mai sempre qual pericoloso nemico prendono parte in tale disegno. Annibaie che ne viene informato si ritira in Siria presso Antioco (iq5.). Di là fa inutili tentativi onde suscitare i suoi concittadini contro i Romani. Antioco che apparecchiavasi a muover guerra alla repubblica trova buono il consiglio che gli dà Annibaie di attaccare i Romani in casa loro, ma tuttavolta non sa determinarsi a seguirlo. Un abboccamento tenutosi da Villio e Scipione col generale Cartaginese trac in sospetto il re di Siria. Annibale se ne giustifica, ma l’invidia de1 ministri impedisce al principe di far uso de’buoni consigli del Cartaginese. Annibaie riacquista intanto il favore dopo le disfatte dei Sirii in Europa. Egli si assume la condotta di una flotta destinata ad impedire ai Romani di penetrare nell’Asia. Apollonio, uno degli ammiragli di Antioco, prende la fuga con tutta la sua squadra sino dal principio della battaglia, ciò clic obbliga Annibaie a porsi in