CRONOLOGIA STORICA con perdita almeno di sedicimila uomini. Annibale vedendo tanta strage, fa marciare la sua annata di osservazione, la quale obbliga gli Infierii a ritirarsi . Tremila clic vollero tenersi saldi, vennero posti a morte. I vascelli die i Siracusani aveano alcuni anni prima inviati in soccorso dei Lacedemoni ritornavano in Sicilia per difendere Intera. Annibaie credendo che questo soccorso fosse partito da Siracusa, fece imbarcare uu corpo di scelta truppa con ordine di andar difilato a Siracusa di’ egli calcolava sguarnita . Questo drapelio volta prontamente di bordo verso Siracusa. Lo seguono parecchi Imeni, ed Intera resta quasi senza difésa. I Cartaginesi ricominciano allora l'attacco con più vigore di prima . Gli Spagnuòli entrano i primi nella città senza risparmiare veruno; e la carnificina non cessa che dietro ordine del generale. La città tutta è ridotta in cenere, dopo aver sussistito dugenquarant’anni. Annibale si fece condurre tremila prigionieri tenuti espressamente in riserva, li quali vengono scannati nel sito stesso ove l’avolo suo Amilcare era stato ucciso, e ritorna in Cartagine carico delle spoglie di Sicilia. 1 Cartaginesi edificano una città presso Imera, in vicinanza ai bagni caldi della Sicilia, ciò che le fece dare dai Greci il nome di Terme. Questi eventi rianimano nei Cartaginesi il divisamente di rendersi padroni di tutta Sicilia . Si apparecchiano ad eseguirlo e ne affidano la cura allo stesso Annibaie, a cui per riguardo della grave età sua , danno per collega Imilcone, figlio di Annone di lui congiunto. Riservandosi di poter porre in mare un’ armata corrispondente all’ importanza dell’impresa, viene spedita una piccola squadra onde riconoscer le spiaggie. Alle alture di Eriee essa viene disfatta dai Siracusani (407). Annibaie parte da Cartagine con cinquanta galee , e sbarca in Sicilia; Siracusa deputa a tutte le parti per ottenere soccorsi. Agrigento ricusa di acconsentire alla neutralità proposta da Annibale. I Cartaginesi attaccano questa città dal lato più debole, gli assediati durante la notte fanno una sortita, e distruggono tutti i lavori degli assedianti. Anche la peste si unisce a far scempio di questi, facendone morire gran numero in mezzo ad atroci dolori. Annibale resta vittima