CRONOLOGIA STORICA di terreno in cotesti luoghi. Ciò clic avvi di più certo si è che tutta la Sicilia, eccettuate Siracusa e Tauromenio, si sottomette a buono o mal grado ai Saracini. Palermo fu la principale residenza di questi, e la dimora dei governatori di Sicilia, che dipendevano dal re di Tunisi: e (piando questo regno di Tunisi fu unito al califato di Egitto, la Sicilia dipcndette dal calillo Egiziano, che nominava l’emiro, ossia governatore della Sicilia. .Maometto, figlio di Abdalah, il primo di cotesti emiri, ne esercitò le funzioni in quest’anno (843 dopo G. C.). Due anni dopo e-gli dilatò il suo governo colla presa di Motica, e di Len-tini (845 dopo C. C.). Un’azione vivissima tra i Cristiani e gli infedeli costò la vita a novemila dei primi. L’anno seguente, Ragusa nella Sicilia si assoggetta alla dominazione dei Saracini. Gregorio Asbesta, vescovo di Siracusa, accende in Sicilia la prima scintilla dello scisma, che tiene per lunga pezza divisi i Greci ed i Latini, e si dichiara contro Ignazio, patriarca di Costantinopoli, che gli aveva vietato di assistere alla sua consecraziorie sino a che ogli si fu giustificato dalle gravissime accuse contro lui intentate. Ignazio non avellilo potuto ricondur Gregorio alla ragione, lo depone in un concilio tenutosi nell’ 847 a Costantinopoli, e mette in sua vece Teodoro. Il papa Benedetto III approva la deposizione di Gregorio, che protesta contro il giudizio del concilio e del papa. Il 4 luglio (852 dopo G. C.) Maometto muore dopo aver governato la Sicilia per nov’anni. Alaba, successore di Maometto, s’impadronisce della fortezza di fiutorià (854 dopo G. C.). Ignazio essendosi impigliato con la corte di Costantinopoli, viene da Gregorio ordinato Fozio a patriarca di cotesta chiesa il giorno di Natale 857. Alaba dopo una insigne vittioria riportata sui Cristiani in-deboliti dalle loro dissensioni, si rende padrone il i5 aprile (859 dopo G. C.) dell’importante piazza d’Enna, ove stabilisce una moschea (860 dopo G. C.). Il papa Nicolò disapprova la deposizione d’Ignazio e I’ordinazione di Fozio, e dà opera presso l’imperatore Michele per la restituzione alla Chiesa romana dei patriinonii di Calabria e di Sicilia, che P erano stati tolti, e per l’ordine al vescovo di Siracusa di riconoscere in avvenire per suo metropolitano ([nello di Roma. Zaccaria, vescovo di Tauromenio, si