CRON. STOR. DEI RE DI TRACIA .19 re del regno dei Traci-Odrisi (1)} per cui deve intendersi eh’ egli rese questo regno possente, e gli diede un’ e-stensione che non avea per l1 innanzi ^ giacché è noto per testimonianza di molti autori, che gli Odrisi erano molto più antichi di Teres, e eh’essi traevano il nome loro da un Odrise di cui s’aveano fatto una divinità. Credesi che questo Odrise sia quel desso che Teiras o Tiras discendente di Jafet, dolici’ è pur venuto il nome di Trace. Si sa pure che prima di Teres v’ebbero dei re presso i Traci, ma Teres fu il più possente di tutti quelli che lo avevano f»receduto. Noi non abbiamo la data precisa della sua c-evazione, nè quella delle sue conquiste, ma sappiamo ch’esse precedettero la guerra del Peloponneso. Fu certo colla forza dell’ armi eh’ egli acquistassi il titolo di re. Amava con trasporto la guerra, ed era solito dire che non ¡scorgeva veruna differenza tra un re pacifico ed un palafreniere. Teres portò la guerra in molti luoghi di Tracia, ma in 1111’occasione si lasciò sorprendere dai Tirii, popolo la cui abilità consisteva principalmente nel piombar nottetempo sul nemico. Per prevenire simili sorprese, i discendenti di Teres tenevano sempre nella notte dei cavalli pronti a marciare. Luciano fa vivere questo fondatore del regno degli Odrisi sino all1 età di novantadue anni. Ebbe per figlio Sitalce che gli succedette:, ed un altro chiamato Sparadoco, non che una figlia che si spesò ad un re Scita. 428. Sitalce succedendo a suo padre Teres non ricevette da lui che un regno di mediocre estensione. Ma le sue virtù, le sue imprese, e i tributi ai quali si sottomisero i popoli da lui conquistati, lo resero potentissimo, ed egli ultimò quanto era stato dal padre suo cominciato (2). (1) Egli, come dicono i dotti inglesi , autori della Storia univer-sale, non era figlio, ma padre di Sitalce, che non regnò che nel primo anno della LXXXVIJI.a olimpiade, ossia 428 anni avanti Gesù Crislo. Per una conseguenza di questo errore, essi contano due Sitalci sul trono di Tracia, laddove non ve n’ebbe veramente che un solo. (2) Quanto si legge in Tucidide della grandezza del regno di SitaL ce, il quale stendevasi dal fiume Stnmone sino al Danubio, dee intendersi del sito in cui lo Sliimone prendeva la sua sorgente, nel monte