DEI RE DI MACEDONIA 3i5 ben tosto accortisi clic gli mancavano le qualità necessarie per governare, lo deposero in capo a due mesi, e misero in sua vece Antipatro, fratello di Filippo, figlio di Cassandro. Il regno di questo nuovo re non fu che di quarantacinque giorni, ciò che nel seguito gli fece dare il soprannome di Etesio, essendo quello il tempo del soffiar ordinario dei venti periodici. La sua deposizione fu seguila da un interregno, durante il quale i Galli sparsero la desolazione e il terrore per tutta la Macedonia. Finalmente Sosthene, uno de’principali Macedoni, raccolto un corpo di giovani, marciò contro questi barbari, di cui uccise gran numero, e obbligò il rimanente a sgombrar dal paese. Ma erano scorsi appena due anni, che un nuovo torrente di Galli in numero di cencinquauta-mila, condotti da Brenno (278) venne ad inondare la Macedonia. Sosthene non avendo potuto opporre a questo smisurato sciame forze sufficienti per arrestarlo, ne fu oppresso con tulli quelli che lo accompagnavano. Dopo aver saccheggiato il paese, i Galli presero la via della Grecia e s’avanzarono sino a pie’ del Parnasso colla mira di portar via i tesori del tempio di Delfo posto su queslo monte. Ma i Greci accorsi alla difesa del tempio, diedero loro la caccia con tanto furore, che li posero in rotta, tagliandone a pezzi la maggior parte. Si suppose che in questa occasione il Dio Pane abbia preso la difesa de’Greci, e sparso tra i barbari a fronte della superiorità del numero, uno spavento di quell’ indole, che poscia chiamossi terrore panico. Brenno non potè sopravvivere a questa sconfitta. Furibondo e coperto di ferite terminò col veleno i suoi giorni nel proprio campo. 278. Antigono, cognominato Gonata dalla città di Gones in Tessaglia ov’eia stato educato, figlio di Demetrio Poliorcete, si mise in possesso della Macedonia dopo la ritirata de’Galli. Egli avea per l’innanzi regnato dodici anni nella Grecia. Dopo essersi rappattumato con Antioco Sotere figlio di Seleuco Nicatore, eli’era venuto in armi per contrastargli la Macedonia, dava opera di riparare tutt’i danni che i Galli aveano recato a questo paese. Ma appena crasi accinto, un nuovo nemico più formidabile dei Galli venne a distornar le sue cure. Eia questi Pirro re