DEI RE DI MACEDONIA 3‘>7 v. la figlia ancora in tenera età, nonché i loro governanti e tutti i ministri della famiglia. Terminata la funzione l’erseo fu ricondotto alla sua prigione, vale a dire in 1111 ergastolo della grandezza di una camera con nove letti, dove secondo Diodoro citato da Fozio rimase confuso co’più vili malfattori, senza che per sette giorni si pensasse a somministrargli il menomo alimento. Ili seguito gliene venne porto dalla compassione di quelli eli’ erano secolui nella prigione. Finalmente dietro rimostranze di M. E-milio, uno de’ primarii romani, venne trasferito in luogo più comodo. Ma dopo avervi passati due anni, i barbari eli’erano destinati alla sua custodia avendo contro di lui concepito qualche risentimento, gli impedirono di dormire, e morir lo fecero di veglia, dopo un regno di undici anni, ch’era stato da lui disonorato colla sua avarizia e crudeltà. (Exccrpt. Diodori I. XXVI.) Suo padre avea avuto il talento di riparare colla sua prudenza agli affari più disperati, mentr egli, abile soltanto nella prosperità, commetteva nella sciagura un fallo dietro L’altro. La Macedonia da sedici anni circa, ubbidiva tranquillamente ai Romani, quando comparve un avventuriere di Adramite nella Troade, il quale spacciavasi per figlio naturale di Perseo e si chiamava Andrisco. Egli a-veva intorno la sua nascita immaginata una favola che vendeva dappertutto ove passava. Ma vedendo eh’ essa non acquistava favore in Macedonia , ritirossi in Siria presso il re Demetrio Sotere, la cui sorella sposato avea Perseo. Demetrio che ravvisò a primo colpo d’occhio l’impostura, e che temeva d’altronde di compromettersi coi Romani, fece arrestare Andrisco e lo inviò a Roma, ove il senato Io pose sotto custodia. Ma profittando della negligenza delle sue guardie, il mariuolo fuggi in Tracia, ove trovò tanto più facilmente dei creduli cne gli spiriti erano violentemente appassionati per l’indipendenza. In breve tempo egli raccolse intorno a se sì copioso numero di persone dedicate al suo servigio, che si vide in ìsta-to di formare un corpo d'armata. Tosto che si credette bastantemente in forza entrò nella Macedonia, e dichiarò apertamente il suo disegno di far valere le sue pretese alla corona. Alcune piazze si posero prontamente sotto la sua ub-