CRONOLOGIA STORICA Siface, accompagnato «la suo figlio Termina, dà la carica al nemico, che fa prodigii di valore : ma finalmente è obbligato a prender la fuga dopo orribile strage delle sue truppe. Massinissa ne scappa a stento con un corpo di sessanta cavalli, il quale insieme con lui si ricovera nella piccola Syrtlie, ove rimane sino all’ arrivo di Lelio e della flotta romana sulla spiaggia d’Africa (ao3). Allora le cose sue si ristabiliscono. Egli scaccia successivamente tutti i piccoli re di Numidia. Asdrubalc e Siface sono vinti in una azione decisiva, ove 1’ ultimo è fatto prigioniero e spedito a Scipione. Questo generale lo conduce a Roma in trionfo, e gli viene assegnata per prigione la città d’Alba, nella quale muore dopo due anni di cattività. Massinissa prende d’ assalto Cirthe , e ritrovata nel palazzo dei re la sua amante Sofonisba, si dà fretta di sposarla prima che giungano i Romani. Scipione e Lelio gli rappresentano che couvien scegliere tra l’amicizia dei Romani e il possesso della figlia di Asdrubale, nemico giurato della repubblica. Massinissa sacrifica l’amore al sentimento di riconoscenza ed al riposo del suo regno. Egli manda a Sofonisba del veleno, dichiarandole che la lascia libera di trangugiarlo, ovvero di cadere nelle mani di Scipione da cui ella avea già ricevuto de’rimproveri intorno la sua infedeltà verso Massinissa. La principessa beve la tazza mortifera ringraziando il re de’ Massiliani di averla preservata dal ferro romano. Scipione mette tutto in opera onde confortar Massinissa, e lo conduce al campo romano, dove viene ricolmato di onori e distinzioni (202). Questo principe trova ben presto a Zama l’occasione di rimeritare i buoni ufficii resigli dai Romani, dei quali tenendosi verso lui obbligati, lo ricompensarono a spese de’ Cartaginesi (175 Fedì Cartagine). Massinissa muore in quest’anno ( i4^) in età di oltre novantanni, lasciando a Scipione Emiliano, tribuno allora della plebe, il poter di disporre de’suoi beni e di dividere tra i suoi figli il regno. Tre egli ne avea di legittimi, cioè Micipsa, Gulus-sa e Mastanabal, o Manastabal, ed altri quarantuno dalle sue concubine. Stembal o Stemba 0 Stembano, il più giovine de’suoi bastardi, alla morte di suo padre non contava clic soli quattr’anni. Era ragguardevole la successione