t8 CRONOLOGIA STORICA tutta la Cappadocia; ma persuade suo genero Tigrane re di Armenia di farne il conquisto, e trasportarne tutti gli abitanti nella nuova città ili Tigranocerta, e in altre parti d’Armenia. 76. Alleanza del re di Ponto con Sertorio, uno dei senatori bandito da Roma, che suscitava terribili complotti contro i suoi concittadini nella Spagna. Essa viene conclusa a condizione che il re si avrà la Bitinia e la Cap-padocia, che a tale oggetto Sertorio gli spedirà delle truppe con un generale per comandarle, e che dal suo canto Mitridate darà a Settorio tremila talenti in denaro contante e quaranta galee. Questo comandante fu M. Mario, altro senatore che s’avea avuta la sorte stessa di Sertorio, e l’aveva seguito nella Spagna. La sua condotta moderata ed abile gli fece aprir le porte della città d’Asia, senza la forza dell’armi, mentre il nome solo di Sertorio procacciava maggiori conquisti che non tutte le milizie di Mitridate. ?5. Il re ili Ponto all’occasione del testamento di Nicomede, che avea dichiarito suo erede il popolo romano, e della morte di Siila, si risolve a fare una terza guerra ài Romani. Di già erasi impadronito della Paflagonia e della Bitinia: di già la provincia d’Asia esausta dalle tasse che v’ imponevano i partigiani e gli usurai romani, s’ era dichiarata una seconda volta a suo favore. I due consoli Lu-cullo e Cotta, marciano ciascuno con un’armata (74), uno verso l’Asia, la Cilicia e la Cappadocia, l’altro verso la lìiti-nia e la Propontide. Cotta volendo aver solo l’onore della vittoria sopra Mitridate, si affretta di presentar battaglia prima dell’arrivo del suo collega; ma egli è battuto per mare e per terra, ed obbligato anzi a ritirarsi nella città di Calcedonia. I Romani perdettero in questa giornata meglio che quattromila legionarii, nel cui numero il senatore Man- lio ed i settecento ausiliari. La perdita del re di Ponto non fu che di trenta Bastami nell’ attacco del Ponto. Dopo questa doppia vittoria, la Bitinia è presa di primo colpo. I Romani bloccati in Calcedonia sono pressoché ridotti agli estremi; Lucullo viene in loro soccorso con trentamila fanti e duemilacinquecento cavalli. Le due armate scontratesi presso Othries sulla frontiera di Frigia, si dispongono tosto in ordine di battaglia. Mentre erasi