3o CRONOLOGIA STORICA non erano compresi nel salvocondotto domandato e accordato. Farnace intanto riceve un rinforzo di Sciti e di Sar-mati, col quale si accinge a rivendicare il regno del Bosforo. Egli incontra Asaiidro tra Teodosia e Pantica-pea (47), c s’impegna un’azione in cui le truppe di Farnace sono poste ili rotta. Egli stesso rimane ucciso dopo diciassett’anni di regno, a contare dopo la morte di suo padre, ovverò quindici soltanto dacché si fu impadronito del regno di Ponto. Antonio padrone dell’oriente che gli era toccato in jgorte dopo la morte di Giulio Cesare (44) dispone della porzione del Ponto vicino alla Bitinia, in favore di Dario figlio di Farnace, e dà a Polemone l’altra parte che confinava colla Cappadocia. 43. Polemone I. (1), che fu il successor di Farnace era figlio di Zenone, uno degli oratori più famosi di Lao-dicea. Antonio lo giudicò degno del trono di Ponto per le sue imprese e pei servigi che gli avea reso durante la guerra civile; ma non gli conferì la dignità di re che sotto condizione di pagargli un tributo, Dal tempo di Polemone la parte del Ponto confinante colla Cappadocia fu chiamata Pontus Polemoniac'us. Polemone sensibile al-P amicizia di Antonio lo accompagna nella sua spedizione centra i Parti (36), ed essendo questo fatto prigioniero nella sfortunata battaglia in cui fu vinto e perì Sta-, ziano, paga il suo riscatto, mediante il quale c lasciato in libertà. Qualche tempo dopo viene incaricato da Arta-vasde re de’Medi alleato dei Parti, di recarsi a negoziare un trattato di pace coi Romani (33). Polemone adempie la sua commissione con tanta riuscita, clic Antonio aggiunge agli altri suoi stati la piccola Armenia. (1) Gli autopi inglesi della Storia universale, eil altri moderni scrit-tori, mettono un re, cui chiamano Dario o che lasciano anonimo, tra Farnace e Polemone; senza dir una parola di Pythotlori. Abbiamo creduto di dover seguire Strabone, il quale merita tanto maggior fede intorno la storia di Ponto, cVegli era di una famiglia ragguardevole di qu'el paese, e affatto vicino ai fatti; vissuto avendo sotto Augusto e scritto nell’anno 19 di Gesù Cristo, tempo in cui viveva e regnava Pythodori. D’altronde ciò che ne dice Strabone trovasi confermato da Diodoio di Sicilia, autore contemporaneo.