98 CRONOLOGIA STORICA tuirlo ai Romani die lo ridomandavano quando fu colto da morte in Ilambourg il 5 luglio 965. Benedetto, per quanto dice Fleury, era dotto, virtuoso e degno di esser papa se più regolare stata fosse la sua elezione . lio (di’elesse Leone Vili.) l’ingresso di Giovanni XII nel pontificato, sino a tener- lo per un successore illegittimo di san Pietro, ciò eh’ era dire in altri termini aver lui. usurpato il pontificato. Convien intanto concedere che l’elezione di Leone, tratto dallo stato di laico per passare alla santa Sede, era contraria ai canoni. Del resto la sua gran probità gli meritò i voti in suo favore. Giovanni XII manteneva intanto delle intelligenze in Roma. I suoi partigiani vedendo che l’imperatore avea congedata una parte della sua armata perchè non'istesse a carico dei Romani, volevano eccitare una sedizione, ma egli seppe prevenirla colla punizione de’colpevoli. Partito poscia questo principe alla volta di Spoleto, Giovanni rientrò quasi subito dopo in Roma, ove fu ricevuto dal popolo con acclamazioni, tan-t’ era ‘forte 1’ odio che i Romani portavano agli Alemanni. Giovanni incrudelì contro a’suoi nemici, ne fé’porre a morte i principali, per non parlare di Giovanni, Cardinal diacono, e di Azzone primo archivista della Chiesa, al primo de’ quali fece tagliar la mano dritta, ed al secondo la lingua, il naso, e le due dita, e per non parlar pure di Otgero vescovo di Spila cui fece battere con verghe. Dopo tali esecuzioni, egli adunò il 26 febbraio 964 un Concilio di sedici vescovi, ove annullar fece quanto crasi fatto tre mesi avanti in suo scapito, ma non godette lunga pezza del suo trionfo, essendo stato da malattia che durò 8 giorni, rapito ai 14 maggio di quell’ anno, senza aver ricevuto i sacramenti. (Pagi, Muratori). Papa Leone al ritorno del suo rivale avea preso la fuga, ed erasi ricoverato nel campo dell’ imperatore. Questo principe avendolo ricondotto in Roma , lo ristabilì sulla sua Sede, donde scese per morte l’anno g65 il 17 marzo, o verso il principio di aprile. I giureconsulti allemanni attribuiscono a Leone Vili, una bolla data nel Concilio in cui fu eletto , ov’ egli accorda all’imperatore Ottone ed a’suoi successori il di-