DEI PATRIARCHI EC. 323 ispezieltà i vescovi ili Siria ne scaiulalczzarono. Si convocò contro ili lui Panno 264 in Antiochia un Concilio don-d’egli si trasse d’affare negando l’eresia che gli veniva apposta. Imbaldanzito del felice esito della sua mala fede continuò a spacciare i suoi falsi dogmi, c lo fece con minore cautela. Nell’anno 269 o 270 venne citato ad un nuovo Concilio nella stessa città. Fu convinto non solamente di errore nella Fede, ma ancora di sregolatezza ne’ costumi e per conseguenza deposto. Persistette però nella sua eresia e si mantenne nella sua Sede per la protezione della regina di Paimira. Ma dopo la disfatta di questa' principessa vi fu scacciato verso la fine dell’anno 270 per ordine dell’ imperatore Aureliano a richiesta dei vescovi che lo aveano deposto. XVII. DOMNO I. 270. DOMNO, dopo l’espulsione di Paolo fu posto in sua vece. Egli governò 2 anni la Chiesa di Antiochia, e mori l’anno 273 il 2 gennaio (Bolland. lo Quien). XVIII. TIMEO. 273. TIMEO, succedette a Domno. Mori, giusta Eusebio, l’anno 4-° di Probo, cioè a dire Panno 280.° di Gesù Cristo (Bolland.). XIX. CIRILLO. 280. CIRILLO, dopo la morte ili Timeo occupò la Sede di Antiochia sino all’anno 3oo, epoca di sua morte (Bolland. T. IV. Jul, pag. 28). /