156 CANTI ILLIRICI (Marco Craglievic vuole comperarla; ma chiama l’uomo in disparte per ¡scingersi la fascia e pagarlo : non veggano i Turchi creditori suoi, e non gli vietin la compera). 150 Andarono giù dal fiume di Sinniza, Sotto la bianca pietra del ponte: Scingesi Cralievic Marco, E scioglie le tre ventriere dell’oro; E poi stende il verde cappotto, 155 E scuote le trecento lire dell’oro. 11 Turco conta tutto gialli ducati: Marco guarda la spada damaschina: Ecco nella spada tre lettere cristiane: Una lettera: Santo Demetrio-, 160 L’altra lettera: Santo Arcangelo ; La terza lettera: Re Vucassino. (Marco gli domanda onde avuta. Il Turco risponde): Al nome di Dio, incognito cavaliero, A te vero dirò. Non è la spada del padre rimasa, 165 Nè la moglie a me la portò: Ma ascolta, incognito cavaliero: In guerra la spada io ho guadagnata. Quando il serbico impero perì, E due imperatori caddero in Cossovo, 170 II Sultano Amuratte e Sire Lazzaro, Io allora la spada guadagnai. (152) Rasposa se, scingesi — otpasa gjemera, scinge le fascie. (163) Pravo vale diritto, retto, e vero. (164) Omesso a me. Dante: Che la diritta via era smarrita. [Infer., I, 3]. (169) Pala. Come il latino occidere.