DEI PAPI FELICE II.* 355. Quando Liberio partì pel suo esilio , il clero di Roma fu obbligato di eleggere in suo luogo il diacono Felice , a cui lo stesso Liberio , giusta il libro pontificale, diede il proprio assenso Questa elezione, venne però altamente disapprovata dal popolo. Pretendono taluni che Felice non sia stato eletto che a semplice vicario o coadiutore di Liberio , onde coprisse la santa Sede, durante soltanto fa assenza di questo. Qualsivtfgli^ la cosa il senato tosto che Liberio fu di ritorno, lo discacciò. Felice allora si ritirò nel suo podere villereccio, ove visse sino al 22 novembre 365, giorno di sua morte. In alcuni martirologii egli è qualificato santo e martire. Bellarmino e Baronio ne fecero 1’ apologia. Quest' ultimo racconta che nel i582 mentre in Roma trattavasi la sua causa cioè se avesse a poisi o no nel novero degli antipapi , fu scoperto if suo sepolcro nella Chiesa de’ santi Cosmq e Damiano, nel giorno 4 agosto, giorno consacrato alla stia memoria con questa epigrafe : Corpus S. Felicis papae et mar-tyris qui damhavil Constantium. Ma parecchi , dice Sandino, riguardarono come assai dubbiosa tale epigrafe con tanta maggior ragione, che Faustino e Marcellino, autori contemporanei , non danno a Felice la caratteristica di martire, e che nessun tra gli antichi accenna eh' egli abbia condannato Costanzo. XXXVI. SAN DAMASO. 366. DAMASO^ romano di nascita, ma spagnuolo di origine, il cui padre chiamato Antonio, entrò nel cheri-cato e divenne prete della Chiesa di sati Lorenzo in Roma , fu eletto dopo la morie di Liberio per occupare la santa Sede eh’ egli tenne per. anni 18, e circa 2 mesi , sino al 10 o 11 dicembre dell’anno 384- Il Pagi mette l’ordinazione di Damaso al i.° ottobre dell’anno 366 e la sua morte al 10 dicembre 384., Egli s’ebbe un incom-modo antagonista nella' persóna di Ursino od Ursicino portato dall’ ambizione a farsi ordinar vescovo di Roma pochi giorni dopo 1’ ordinazione di Damaso. fatta da Pao- lo vescovo di Tivoli. Questo antipapa ebbe mi partito considerabile, e più volte si venne alle mani contra quello di Damaso. Ursino bandito di lìoma dal prefetto 1’ anno i