DEI PATRIARCHI EC. ijr> lettera di Fozio ai tre patriarchi contra i Latini, sostituendo il suo nome a quello dell’autore, e i nomi dei patriarchi viventi a quelli dei patriarchi a cui Fozio la aveva indiritta. Maimburgo prende quest’ accusa da Leone Allazio; ma questi non la produce che dubitando, mentre Maimburgo converte il dubbio in precisa asserzione. Che che sia non ebbe luogo nessuna aperta discordia tra la romana e la greca Chiesa fin che visse Sisinnio, il quale morì Panno 999, nell’anno 3* del suo patriarcato (Pagi ad hunc an. n. X.). LXXIV. SERGIO II. 999. SERGIO, superiore del monastero di Manuele e discendente dalla famiglia del famoso Fozio, fu eletto P anno 999 per succedere al patriarca Sisinnio. Egli governò 20 anni la Chiesa di Costantinopoli, e morì nel mese di luglio dell’anno 1019. LXXV. EUSTATE II. 1019. EUSTATE, capo dei sacerdoti del palazzo, fu dato per successore al patriarca Sergio nel 1019. Figli occupò la Cattedra per lo spazio di 5 anni e mezzo, c morì nel mese di dicembre dell’ Era di Costantinopoli 6534 ossia 1025.° di Gesù Cristo. Egli avea spedito nell’ anno Srecedente di concerto coll’ imperatore Basilio deputati a orna, onde procurare di ottenere coll’oro il titolo di ecumenico in Oriente. I Bomani cercarono i mezzi di accordar loro quanto desideravano, ma gli Italiani dichiararon-si contro questa domanda. Vi si opposero del pari i Francesi, e Guglielmo abate di san Benigno di Dijon scrisse al papa Giovanni XIX. per distoglierlo dal suo disegno. La lettera, com’egli Io dà a conoscere, non era che l’espressione dei sentimenti del clero di Francia. Riccardo, abate di Verdun , fece pure sentire la sua opposizione e la corte di Roma non osando far fronte a questa universale mormorazione, congedò senza alcun effetto i deputati Costantinopolitani.