DEI PATRIARCHI EC. 447 nella celebrazione dei divini misteri, sul digiuno del sabato nella quaresima, per la libertà che prcndevansi di mangiare il sangue degli animali, e le vivande suffocate, pel celibato dei preti ecc. e finalmente per l’addizione Filioque fatta al simbolo: » Conviene, dice un dotto prò* » testante (Bened. Pictet), che cotesto Cerulario fosse un » genio ben ristretto poiché non può ragionarsi più mi-» seramente di quello egli ha fatto. Sono per la più par-n te sì ridicole le ragioni eh’ egli adduce, che fa mara-» viglia che un patriarca abbia avuto così poco merito ». Nel io54 giunsero a Costantinopoli tre legati di santa Sede spediti da papa Leone IX. Essi furono ben accolti dal-l’imperatore Costantino Monomaco; ma il patriarca ricusò di vederli. I legati pubblicarono uno scritto in risposta alla sua lettera ed all’ opera composta da Niceta Pectorato, monaco di Stude in sua difesa. Niceta si ritrattò, ma Michele persistette ostinatamente nel suo errore e per giunta, falsificò col tradurla la lettera del papa per eccitare una sedizione. Nel 16 luglio i legati lo scomunicarono pubblicamente nella Chiesa di santa Sofia. Michele usò di rappresaglia , e trasse al suo partito il clero ed il popolo. Tal fu l’origine del deplorabile scisma, che anche a’ nostri giorni separa la latina dalla Chiesa greca. Nell’ anno 1059 l’imperatore Isacco Conneno stanco dell’insolenza di Michele che voleva in ogni cosa farsi suo eguale, portando persino il calzare di scarlatto riservato alla maestà imperiale , e chiedeva ' incessantemente sempre nuove grazie, minacciando quel principe di deporlo ove ricusasse di acconsentirvi , lo fece condur via e trasportare nell’ isola Proconeso 1’ 8 novembre giorno della festa degli Angeli presso i Greci. Ignorasi l’anno della sua morte (Pagi, le Quien ). LXXVIII. COSTANTINO III cognominato LICHUDES, io59. COSTANTINO, cognominato Lichudes, prefetto e protovestiario, fu eletto nel mese di luglio io5c) per succedere al patriarca Michele. Era egli uomo dotto e versatissimo negli affari. Dopo aver tenuta la Sede per