136 CANTI ILLIRICI Deh Giovanni, deh mio dolce fratello Non di sangue ma come di sangue, Non voler così al Conte narrare: Che il Conte ci si attristerà, 50 E tutto l’esercito sbigottirà! Ma così al Conte nostro narra: Sono assai le forze ne’ Turchi; Ma possiam seco batterci, E facile soverchiarli possiamo. 55 Che non è oste agguerrita, Ma tutto vecchi preti e pellegrini, Artigiani e giovani mercanti, Che guerra non videro mai, Iti per ¡sfamarsi di pane. 60 E quel eh’han d’oste i Turchi, L’oste s’è loro ammalata, Di forti dolori del corpo. E i buon destrieri ammalarono Di mal del cimurro. (49) II suo non ¡sgomento, ma pensiero, all’esercito sarà terrore. (60) Oente da guerra. (64) Lett. male alle gambe. In una parola.