DEI PAPI 227 d’Aquila, c così altre signorie a ciascuno dei rimanenti congiunti. Per meglio conoscere 1’ illusione e la leggerezza di tali teste basterà sapere, eli’eglino apparccchiaronsi all’assassinio meditato col mezzo della confessione, nella quale però non compresero certamente l’orribile loro divi-samento. Nel giorno fissato all’esecuzione si presentò Accolti appiè del papa di buon mattino , tenendo uno stilo nascosto entro la manica, ma un improvviso timore gli arrestò la mano. Fallito il colpo subentrò tra i congiurali la discordia. Pellicioni per porre in salvo la sua vita corse a disvelare la trama. Accolti, c i suoi complici furono arrestati, posti alla tortura, e separatamente interrogati. Risposero nulla aver essi progettalo se non di concerto cogli angioli ( clic non saranno stati certo quelli del paradiso), nè si potè loro strappare più di ciò. Fu veduto Accolti sorrìdere costantemente in mezzo ai tormenti •, prova, dice Muratori, di pregiudicato cervello. Cliccclicsia, continua egli, per porsi al coperto di consimili attentati, il papa istituì una compagnia di cento archibugieri a guardia del suo palazzo. Ci rimangono parecchi monumenti della magnificenza di Pio IV, e del suo amore pel pubblico bene. L’anno i56i in occasione di alcune scorrerie clic i Turchi aveano fatto in Italia, egli prese la risoluzione di porre la città Leonina in sì buon stato di difesa che in caso di bisogno potesse servire di asilo al papa e a tutta la sua corte, vai dire, che del borgo di san Pietro fece una fortezza, entro la quale comprese il Vaticano ed il castel sant’ Angelo. Aggiunse parecchi fregi alla Chiesa ed al palazzo in Vaticano. È pure opera sua il bel terrapieno che mena a Monte Cavallo. Egli ristabilì la via Aurelia, fece costruire quella che attraversa la campagna di Roma, rialzò le fortificazioni d’Ancona e Cività-Vccchia e cominciò il palazzo dei Conservatori nel Campidoglio. Nè è da tacersi la bella stamperia da lui fondata per l’impressione de’libri scritti in lingue orientali, di cui affidò la direzione a Paolo Manuzio fatto da lui espressamente venire in Roma. E però una macchia alla sua memoria l’attaccamento un po’ soverchio pe’ suoi parenti. La cura eli’egli ebbe di arricchirli avrebbe meritato indulgenza se essi avessero tutti rassomigliato all' illustre e santo cardi-