i5o CRONOLOGIA STORICA patria : da costà recossi verso la metà di dicembre a Lio* rie, città allora neutrale, dice Fleury, appartenente al suo arcivescovato; conveniva aggiungere ed anche al suo capitolo (Vcd. i conti di Lione e di I’orez ). Innocente non credendosi in sicuro a Lione, indusse i padri del capitolo generale dei Cisterciensi a chieder per lui asilo in Francia, al re san Luigi, eh’erasi portato a quell’assemblea nel 29 settembre 1^44 i[> un a sua madre, i suoi fratel- li, il duca di Borgogna ed altri personaggi. Rispose il religioso monarca essere ben disposto a difender la Chiesa, per quanto poteva permetterlo l’onestà, contro le vessazioni di Federico, e che quanto al papa egli lo accoglieva di buon grado ne’suoi stati, purché i suoi baroni, dai quali non poteva un re di Francia dispensarsi dal prender consiglio, lo giudicassero conveniente. Ma gli ambasciatori dell’ imperatore eh’ erano pure presenti, dice Matteo Paris, mandarono a vuoto P effetto della domanda. Rabidi autem Imperator ibidem nuncios suos solemnes, ut (juod ab ipsis postularctur, effectum non sortiretur. Tale è la semplice narrazione di questo storico, che fu dai moderni maravigliosamente abbellita. Il papa avendo con eguale meschina riuscita fatto sollecitare il re d’Inghilterra intorno lo stesso proposito, fu obbligato di restituirsi a Lione. Tenne ivi l’anno seguente (ia45) un Concilio generale, in cui scagliò sentenza di scomunica contro Federico sopra accuse non appieno fondate: (V. i Concilii) Alcuni autori attribuirono ad Innocente Io stabilimento della solenne benedizione della rosa d’oro; ma prova Calmet eh’ essa rimonta a Leone IX. Con più fondamento vien detto essere stato Inoocente IV quegli che diede ai cardinali il cappel rosso, capellos rubros, come nota Nicola di Curbioue nella sua Vita. Questa novità ebbe nascita nel Concilio di Lione ; con ciò si dice aver voluto il papa tener avvertiti i cardinali di star sempre pronti a spargere il proprio sangue per la Fede. Essi portarono questo fregio per la prima volta a Cluni, ove il papa erasi recalo dopo il Concilio. San Luigi venne a trovarlo verso il giorno di sant’Andrea in quest’abazia, per indurlo a far la pace coll’imperatore-, ma ciò fu inutilmente. Innocente nel montar sulla santa Sede avea già presa la risoluzione di