DEI PAPI 243 colle accademie da lui stabilite ne! suo palazzo. Gregorio avea somministrate grosse somme all’ imperatore contro i Protestanti, e del pari al re di Polonia contro i Turchi. Tutti i Brevi di Gregorio XV, cominciano l’anno col i.® gennaio, c tutte le sue bolle col 25 di marzo. Fu lui, dice Papebroeh , che fissò su questo punto 1’ usanza della cancelleria romana. Ma ciò non ebbe durata che sino ad Innocente XII, sotto il cui pontificato si ripigliò il costume di cominciar l’anno col i.° gennaio nelle date dulie Bolle. CCXXXII. URBANO VIII. 1623. URBANO Vili, (Malico Barberini, di un’antica famiglia di Firenze, arcivescovo di Nazareth cardinale nel 1606) fu eletto papa il 6 agosto 1623, ed incoronato il 29 settembre. Lodatisi tra le altre virtù di Urbano la sua pietà, la modestia e la dolcezza. Egli amava e coltivava le belle lettere, proteggeva i dotti, faceva assai buoni versi, e corresse gii inni della Chiesa. Nel i6a5 fu da lui spedito in Francia col titolo di legato il cardinale Francesco Barberini di lui nipote onde maneggiare la pace tra questa corte e la Spagna in proposito della Valtellina. Il legato giunto a Parigi nel mese di maggio ne partì il 22 settembre senz’aver ottenuto alcun frutto. Di là passò in Ispagna pel medesimo oggetto. Ma mentre egli era a Barcellona , vi si segnò a sua insaputa il trattato di pace 6 marzo 1(126, e per non offenderlo apertamente gli si appose la data di Moncon. Nell’anno stesso Urbano Vili unì al dominio di santa Sede il ducato di Urbino con le contee di Montefeltro e di Gubio, la signoria di Pesaro, e il vicariato di Siuigaglia, colla donazione tra’vivi che gliene fece il duca Francesco Maria, ultimo tralcio della casa della Rovere. L’ anno i63o (fon una bolla del mese di giugno, egli accordò il titolo di Eminentissimi ai cardinali, ai tre elettori ecclesiastici, e al gran maestro di Malta, con divieto a qualunque altro di assumerlo. Nell’anno 1641 egli dichiarò la guerra al duca di Parma perchè avea fortificato alcune piazze nel ducato di Castro contro le condizioni sotto le quali era stato dato da Paolo 111, ai Far-