J 74 CRONOLOGIA STORICA ;> pelli, si racle la barba. Noi vi avvertiamo a non tollc-» rare siffatti scandali » . L’anno i3i7 venne da Giovanni eretta Tolosa in arcivescovato, togliendo però una parte del territorio e delle rendite di quella Chiesa per l'ondare quattro nuovi vescovati da lui istituiti in Montau-ban, san Papoul, Rieux e Lombez. Egli separò parecchie altre diocesi : eresse due vescovati in quella di Narbona cioè Aleth e Saint-Pons •, Castrcs in quella di Albi : Condoni, Sarlat, Saint-Flour, Lucon e Maillcquis trasferito di poi alla Rochelle, nella provincia di Bordeaux} perla maggior parte dei quali stabilimenti si destinarono abazie dell’ordine di san Benedetto. Egli eresse pure Panno i3i8 tre altri nuovi vescovati, Tulle, Lavaur e Mirepoix. In quest’ anno egli accordò io giorni d’ indulgenza a quelli che recitassero ginocchioni tutte le sere la salutazione angelica; grazia che venne da lui rinnovata l’anno 1327. Sino dal i3i7 si ordirono congiure contro i suoi giorni. Investigandosi i rei si trovò Ugo Gerard vescovo di Caliors essere un d’ essi, e venne per sentenza della corte secolare pubblicamente trascinato, scorticato in alcune membra e finalmente arso. La disputa insorta tra i frati minori intorno la pratica della regola di san Francesco, diede ben molto aliare a Giovanni XXII : le cose trascorsero a tanta estremità che furono condannati alle fiamme alcuni dei refrattarii. L’anno ¡323 il 9 ottobre Giovanni diede una bolla in forma di monitorio contro Luigi di Baviera, re dei Romani. Quest’affare s’ebbe lunghe c fastidiose conseguenze, (V. Luigi di Baviera imperatore). ¡Nell’anno i33o, il francescano Pietro de Corbieres cui Luigi di Baviera avea fatto nominare antipapa nel giorno 12 maggio i328, sotto nome di Nicolò V, fu da Bonifazio conte di Donoretica condotto a’ piedi di Giovanni XXII. Egli avea già fatta la sua abiurazione a Pisa, ma la rinnovò pubblicamente in Avignone il a5 agosto in 1111 concistoro particolare tenuto il 6 settembre. L’auno i333 menò gran romore in Francia la quistione della visione beatifica. Avea dato ad essa occasione Giovanni mercè tre sermoni da lui predicati. Il giorno \ dicembre 1334 P ultimo de’ suoi giorni. Morì nel suo palazzo di Avignone in età di oltre 90 anni, dopo aver occupata la santa