DEI PATRIARCHI EC. 357 Spirito santo. Aimeri gli mandò per riconoscenza una coppa d’argento con lettere di ringraziamento (Martenne Anccd. T. I. col. 4^o). IV. RAULE II. 1187. RAULE, fu, per quanto si pretende, il successore di Aiiueri. La storia nulla ci dice intorno la sua persona. Se questo patriarca fu reale, egli morì al più tardi nel 1201. V. PIETRO I. 1201. PIETRO, nel 1201 occupava la Sede di Antiochia. Nel i2o5 egli fu arrestato e posto prigione da Boe-mondo conte di Tripoli per aver conferito il principato di Antiochia a Rupino nipote di quel principe , e nipote pure di Leone re di Armenia dopo aver ricevuto il suo omaggio ligio. Egli mori ne’ferri al principio dell’anno 1208. Papa Innocente III ( lib. XV. Epist. 181) lo chiama prelato di felice memoria, che per la giustizia avea sino alla morte sofferte persecuzioni (Bollando). % VI. PIETRO II. 1208. PIETRO, nativo di Amalfi della famiglia dei conti di Piata, o Patra, dottore della scuola di Parigi, fu eletto verso il mese di settembre 1208 a coprire la Cattedra di Antiochia. Egli avea già ricusato 1’ arcivescovato di Tessalonica, al quale nominato lo aveva papa Innocente III. Questo pontefice Io costrinse ad accettare il patriarcato di Antiochia, pel quale egli mosse il 16 maggio 1209. E fatta frequente menzione di questo prelato nelle lettere d’innocente III, e sempre con elogio. Nell’anno i2i5 egli spedì un deputato al Concilio di Latcrano, ove le sue infermità gli impedivano recarsi personalmente. Moli, giusta il p. Sebastiano Paoli, il 23 marzo dell’anno