-338­ « trarre altra notlZIa se non che qualche galera pontificia as­ « sistesse al combattimento ». In questo combattimento le offese turche vennero con­centrate sulla coda del cordone veneziano dove si trovava la Capitana del Diedo e quella di F. Corner a ridosso delle quali stava il Pisani col maggior numero di galere. Queste furono­assai danneggiate dai tiri d'artiglieria nemica. Il combattimento durò 8 ore e sempre vivacissimo. All'al~ ba del 20 le due squadre cercarono nuovamente di venire a contatto ma un violento maestrale lo impedì. Sul far del giorno 21 gli alleati riavvistarono la flotta ne~ mica che si dirigeva stringendo sotto costa per guadagnare il sopravento. La flotta a vela veneziana si dispose in modo di coprire l'Armata sottile che era ancorata sottovento del Capo Matapan ed aver anche un ridosso contro il vento forte ed il mare agi~ tato. I Turchi misero in panna in attesa delle mosse degli alleati. Il Capitano Straordinario Diedo fece conoscere al Capita~ no Generale che la dotazione di polvere rimasta a bordo dopo: gli ultimi combattimenti era assai scarsa ed insufficiente per iniziare una nuova battaglia. Anche gli Ausiliari avevano bi~ sogno di essere riforniti di munizioni, ciò che non si poteva fare in quel momento dato lo stato del mare. Il Generale Bellefontaine Comandante della flotta di Mal~ ta dichiarò inoltre al Capito Generale che « egli vedeva con « molto dolore la flotta in una situazione non vantaggiosa per: « li danni risentiti nel materiale delle navi più forti e per il « sbandamento di alcune altre per cui credeva che convenisse « prender partito di ridurre senza perdita di tempo la flotta in cc porto ove potesse essere riparata ». Riunita la Consulta concordemente venne stabilito che l'Armata sottile dovesse ricoverarsi in un porto sicuro e che' alle navi a vela venisse lasciata libertà di manovra per raggiun­gere anch'essa un porto. L'Armata sottile costeggiando diresse perciò a S. Maura e quindi a Corfù, e la flotta del Diedo, dopo di aver veleggiato' per 15 giorni al largo dell'Jonio, raggiunse il Canale d'Otranto e quindi anch'essa Corfù. Mancava solo il vascello S. Pio V