i66 CRONOLOGIA STORICA CLXXXVIII. BONIFAZIO Vili. 1294. BONIF'AZIO Vili, (Benedetto Caetani nato in Anagui, dottore in diritto canonico, canonico della Chiesa di Parigi e di quella di Lione, creato cardinale del titolo di san Silvestro da Martino IV, nel 1281 nominato legato nella Puglia da Nicolò IV,) fu eletto papa il 34 dicembre 1294 per l’autorità di Carlo II, re di Napoli. Fu consacrato il 2 gennaio i2g5 (p. Mansi) c indi a qualche giorno incoronato- Bonifazio avanti il suo pontificato era stato impiegato in importanti negoziazioni con parecchi principi d’ Europa. Divenuto papa volle aver parte a tutti gli affari, e se ne procacciò di molto fastidiosi. L’anno 1296 sulle lagnanze di parecchi membri del clero di Francia contro gli uffiziali regii che a detta loro gli opprimevano d’imposizioni per occasion delle guerre cui era il re obbligato a sostenere, egli diede la bolla famosa Clericis laicos che proibiva ai cherici di pagare vcrun sussidio ai principi senza l’autorità della santa Sede. Con ciò egli promosse nel regno forti agitazioni. Se non clic sulle rappresentanze di Pietro Barbet arcivescovo di Reims, egli nell’anno susseguente rimediò allo scompiglio inter- (iretando quella bolla altrimenti. L’anno 1297, secondo Vii-ani, o il precedente, giusta il continuatore di Martino Polacco, cominciarono a scoppiare le controversie di Bonifazio con i Colonna. Bonifazio teneva molti titoli contro questa famiglia. Essa era della fazion Gibellina, cui egli stesso prima del suo pontificato non era stato guari avverso, ma che per ragioni d’interesse gli si era fatta 0-diosa dacché montò il Soglio pontificio. Inoltre i cardina- li Jacopo Colonna e Pietro di lui nipote eransi nel conclave opposti alla sua elezione, nè cessavano di attribuirla all’opera del maneggio. Finalmente Stefano Colonna fratello del Cardinal Pietro s’ avea avuto recentemente l’ardire di por mano negli effetti del papa mentre da Ana-gni trasportavansi in Boma. Bonifazio li fece citare al suo tribunale, ma lungi di comparirvi essi andarono a rinchiudersi in Palestrina, piazza forte di loro appartenenza, risolti di quivi difendersi se venissero attaccati. 11 pontQ»