DEI PATRIARCHI EC. 33g lor disse, una nuova ben dispiacevole, eh’è morto V arcangelo Michele. Avendogli i vescovi rappresentato esser ciò impossibile perché un angelo è di propria natura immortale: e come dunque, soggiuns’egli, volete voi. persuadermi clic la natura divina subito abbia morte. In tal guisa egli li congedò confusi. Giustino successore di Anastasio fece nell’anno 5i8 deporre Severo in un Concilio tenuto a Costantinopoli nel mese di luglio. Non guari dopo lo condannò ad aver tagliata la lingua in punizione delle bestemmie da lui incessantemente vomitate contro la Fede. Severo evitò peraltro il castigo colla fuga da lui eseguita nel settembre dell’anno stesso. Morto che fu Giustino egli vi ritornò suscitando sì a Costantinopoli che in Egitto non poche turbolenze. Secondo Abnlfaragio, avvenne la sua morte l’anno dei Greci 85o.° ossia 539.“ di Gesù Cristo, ovvero 3 anni dopo (l’anno 54») secondo Severo d’ Asciimonin, meno antico di 3 secoli che non è Abul-l'aragio. L’espulsione di Severo non tolse ai suoi favoreggiatori di riconoscerlo finch’egli visse a vero patriarca. Dopo la sua morte essi gli diedero un successore, e da quell e-poca cotesti Eretici appellati sin d’allora Jacobiti non cessarono di avere un patriarca della lor setta per la Chiesa di Antiochia, come uno ne aveano per quella di Alessandria. Ma l’Antiochcno sotto gli imperatori Greci non ebbe la libertà di soggiornare in Antiochia , e la sua dimora in in Diarbcckir (l’antica Amida) ovvero nel monastero di sant’ Anania presso Mitilene nell’ Armenia. LV. PAOLO II. 519. PAOLO, prete di Costantinopoli, venne nel mese di maggio 519, eletto a coprire la Cattedra di Antiochia. Subito dopo la sua ordinazione egli re pristino il Concilio di Calcedonia. La sua ortodossia alienò da lui gli Eretici, ma la cattiva sua condotta maldispose quasi egualmente gli stessi Ortodossi. Fatto odioso a tutta la sua diocesi, egli prese il partito di abdicare l’anno 521 nel me-