CANTI ILLIRICI 219 Coperta s’ è con mésero d’oro. Come giunge alla pozza la giovane, Si china sul ceruleo lago, 170 Ed al lago comincia a dire: Coll’aiuto di Dio, verde lago, Coll’aiuto di Dio, casa eterna mia! In te la vita vivrò; Sposerommi a te, lago. 175 Meglio con te che con l’Arabo! — La chiama Craglievic Marco: O gentile Turca fanciulla, Che ti sospinge nel lago? Perchè vuo’ tu sposarti col lago? 180 Quale hai tu grande angoscia? — Risponde la Turca fanciulla: Lasciami, dervìscio gramo.. Che mi domandi, quando aiutare non puoi? — Tutto gli dice da capo a fondo, 185 Da che la giovane vuol fuggire nel lago: Da ultimo additaronmi Marco In Prilipa, città biancheggiante; E dissero tal prode Marco, Che potrebbe l’Arabo perdere. 190 Io in Dio l’invocai a fratello, E a compare in Santo Giovanni, E doni di molti promisigli. Ma invano: non vuole venire Marco: Non vuol soccorrere (non sovvenisse a sua madre !). 195 Or dice Craglievic Marco : Non mi maledire, o mia sorella. (185) Da che male. (194) Più breve e semplice nel testo : Non vuol venire (non venisse alla madre !)