136 CRONOLOGIA STORICA riunire l’impero d’Occidente con quello di Oriente. Lo desideravano la più parte delle citta d’Italia. Ma richiedeva Alessandro che si ristabilisse in Roma la Sede del-1’ impero, e Manuello voleva invece che un tal onore rimanesse a Costantinopoli. Quest’articolo sul quale nè l’uno nè l’altro vollero cedere, fece andar a vuoto la negoziazione (Cinnam 1. IV. c. 6). Alessandro ritirato a Benevento scomunicò in quest’anno l’imperatore Federico. L’antipapa Pascale morì il 20 settembre e non 26 del-1’anno 1168: allora gii scismatici elessero in sua vece Giovanni abate di Strume in Ungheria, stato da Alessandro nominato al vescovato di Gerusalemme. Egli assunse il nome di Callisto III, e fccfe una infelice comparsa nella sua screditata fazione. La sua residenza ordinaria fu a Viterbo. Alessandro canonizzò due celebri personaggi del suo tempo, san Tommaso di Cantorbery il 21 febbraio 1173, e san Bernardo il 18 gennaio 1174. Federico gli era sempre contrario. Fu alla fine da lui riconosciuto Tanno 1177 e rinunciato avendo allo scisma, ricevette l’assoluzione e fece la pace (V. Federico 1, imperatore). Il re di Sicilia e i Milanesi seguirono bentosto 1’ esempio dell’ imperatore. L’anno 1178 il 12 marzo Alessandro partì di Tuscu- 10 per ritornare a Roma, ove fu accolto coi maggiori 0-nori. L’antipapa Giovanni di Strume si recò a’ suoi piedi 11 29 agosto, confessò il proprio peccato e abiurò lo scisma, che non fu peraltro allora interamente spento. Alcuni scismatici elessero pure il 29 settembre 1178 un antipapa cui chiamarono Innocente III (il suo nomedi famiglia era Landon 0 Lando-Sitino). Fatto arrestar da Alessandro nel 1180 fu rinchiuso nel monastero di Cava ove morì. L’anno 1179, Alessandro tenne il terzo Concilio di Laterano. Finalmente dopo un lungo e glorioso pontificato di 21 anni, 11 mesi, e 23 giorni contando da quel- lo di sua elezione, morì questo papa il 3o agosto del 1181 a venti miglia di Roma in un podere della sua Chiesa vieesirno ferme ab urbe milliario , in quaderni Eccle-siae Romanae possessione, diein clausit ultimimi, dice l’Auctarium Aquicinctinam , giusta l’esemplare manoscritto di Anchino; a cui si aggiunge, che quando fu trasferito a Roma il suo corpo, alcuni sediziosi che velisi-