DEI PAPI i65 all’ incirca. Egli non aspettavasi altrimenti un tanto onore: ma maggiore ancora del suo stupore fu il suo rincrescimento quando si v*de dne cardinali presentargli ginocchioni il decreto di sua elezione e gli omaggi del sacro collegio. Egli pensava a fuggire e lo avrebbe secretamente eseguito in compagnia di uno de’suoi discepoli, se il concorso di un popolo di Fedeli che venne a sorprenderlo nella sua solitudine, c le istanze di Carlo II, re di Sicilia e di suo figlio Carlo Martello ivi accorsi , non lo a-vessero trattenuto. Accettò dunque alla fine il pontificato, ma non volle però assumerne la pompa. Egli si mise in via cavalcando un asinelio con a’ fianchi i due re che posto fiiede a terra nell’entrare in Aquila, presero ciascuno dal-a lor parte la briglia dell’ asino, e condussero cosi il pontefice al palazzo ove doveva alloggiare. Quivi chiamati i cardinali fu consacrato il dì 29 agosto. Di là recossi a Napoli ove creò dodici cardinali, dei quali sette Francesi amici del re di Napoli, e confermò la costituzione di Gregorio X, intorno ai conclavi, soggiungendo eli’ essa si osserverebbe esattamente quando venisse a morte il papa o quando egli si deponesse da se. Le quali ultime parole mostrarono ch’egli di già pensava a depor-re il sovrano pontificato per ridursi al s.uo ritiro. Sul finir dell’arino 1294 ritornò a Napoli per far la pace tra Jacopo re di Aragona , e Carlo re di Sicilia. Vi riuscì in guisa che Jacopo si obbligò di non deporrc le armi sino a che suo fratello Federico non avesse restituita a Carlo la Trinacria ossia Pisola di Sicilia. Celestino non obbliò mai nella sua esaltazione gli eremiti di lui confratelli, e ne confermò l’istituto. Ma conoscendosi poco atto agli affari abdicò il i3 dicembre 1294. Celestino morì santamente il 19 maggio 1296 nel castello di Fumone dove da 6 mesi Io iacea custodire Bonifazio Vili, di lui successore da una guardia di sei caralieri e trenta soldati, temendo non si abusasse della sua semplicità per indurlo a riascendere il Soglio. Bonifazio gli celebrò sontuosi funerali e ordinò che la Chiesa ne onorerebbe la memoria nel dì della sua morte.