DEI PATRIARCHI EC. 3;5 stina. Diede la stessa ispezione a san Teodosio su tutti i ccnobiti del circondario della sua Chiesa. Governo Saiusto 8 anni, e 3 mesi, e mori, giusta il monaco Cirillo autor della vita di san Saba, il 23 luglio, indiz. II, cioè a dire Panno 4g4 (Pagi). XLVIII. ELIA. 4g4. ELIA, arabo, e discepolo dell’abate sant’ Eutimie, fu eletto il 25 luglio 494 Per succedere a Saiusto. Egli intervenne l’anno 5u al Concilio di Sidone ove impedì-non si condannasse la Sede di Calcedonia; ma finse in pari tempo di non adottare questo Concilio. Questa dissimulazione però non gli valse per non essere scacciato, come lo fu Panno 513, dalla sua Sede d’ordine dell’imperatore Anastasio per aver pronunciato anatema contra Severo usurpatore della Sede di Antiochia. Morì Elia 1’ anno 5i8 in Arabia il 20 luglio. La Chiesa romana onora la sua memoria il dì 4 luglio. XLIX. GIOVANNI III. 513. GIOVANNI, figlio di Marciano, fu sostituito al patriarca Elia dall’ autorità del governatore Olimpio. Egli era dapprima vescovo di Sebaste nell’ Armenia. Montando la Cattedra di Gerusalemme avea promesso di anatemiz-zare il Concilio di Calcedonia e di comunicar con Severo. Ma dopo la sua immissione egli ricusò P uno e 1’ altro. Atteso tale rifiuto Anastasio successore di Olimpio lo fece porre prigione. Non guari dopo egli ne uscì mediante alcune equivoche espressioni e continuò a predicar la vera fede. Nell’anno 518 dopo la morte dell’ imperatore Anastasio adunò un Concilio ove fece ammettere quello di Calcedonia, ed anatemizzò Severo. Egli morì il 22 aprile dell’anno 624 (le Quien).