CRONOLOGIA STORICA i5j)6) fu eletto papa il 16 maggio i6o5, c intronizzato il 29. Paolo V, ripigliò le convocazioni de Auxiliis, se nc tennero alla sua presenza sedici dal 14 settembre i6od sino al 1.“ marzo 1006. Egli pubblicò il 17 aprile 1606 una bolla monitoriale indiritta alla repubblica di Venezia, bolla che produsse grandi controversie tra lui e quella repubblica che formò uno dei punti più importanti della Storia del secolo XVII. Cominciata nell’anno i6o5 si terminò amichevolmente il 21 aprile 1607 colla mediazione del re Enrico IV, c le cure del cardinal di Giojoso. Nel mese d’ agosto dell1 anno stesso Paolo congedò i Contro-versísti c i Consulenti sulla materia de Auxiliis, vietò ai due partiti di censurarsi c lasciò agli uni e agli altri la libertà di sostenere il proprio sentimento sino a che egli avesse fatta nota la sua decisione (Dopo la sua morte fu rinvenuta estesa tutta a favore dei Dominicani, ma ragioni di politica lo aveano trattenuto dal pubblicarla). Il 21 settembre susseguente confermò con un secondo Breve quel- lo da lui dato il 22 settembre 1606 per vietare ai Cattolici d’Inghilterra di prestare il giuramento di Alleganza: questo giuramento avea per iscopo la conservazione dell’autorità temporale del re, e la sua indipendenza da qualunque altra autorità sulla terra. Nell’anno 1608 il pontefice ricevette un’ ambasceria del re di Congo , di fresco convertito alla Fede mercè le cure dei Portoghesi. Quel principe nel presentare i propri omaggi al capo della Chiesa, gli domandava missiotiarii perchè operassero alla conversione del suo popolo. Con una bolla del 16 febbraio dell’anno stesso, Paolo confermò l’ordine militare di Monte Cannello c di san Lazzaro, stabilito o meglio rinnovato da Enrico IV. Paolo geloso di fortificare cd estendere le pretensioni di santa Sede, diede l’ultima forma alla famosa bolla in Cocna Domini fatta da lui pubblicare a’ VI degli idi, ossia l’8 di aprile (giovedì santo) dell’anno 1610, e poscia inserire nel Rituale Romano, che era pure opera sua, ingiungendo a tutti i confessori di tenerne un esemplare presso di loro per uniformatisi. Da ciò deriva eli’essa si chiama la bolla, di Paolo V, benché alcuni de’ suoi successori quali Urbano Vili, ( nel 1627) 1’abbiano pubblicata a proprio nome, ma negli