DEI PATRIARCHI EC. 457 celebrare il matrimonio dall’arcivescovo di Bulgaria, che trovavasi alla corte. XCIV. BASILIO detto CAMATERO. u 83. BASILIO detto Camatero, diacono e custode degli archivii di santa Sofia, ottenne la Cattedra di Costantinopoli promettendo per iscritto di uniformarsi in tutto ai desiderii ili Andronico, e di non disapprovare siccome illegale se non ciò che potesse spiacergli. Una delle prime cose del suo episcopato fu di adunare sulla ricerca di quel principe un sinodo, ove Io sciolse dal giuramento da lui fatto all’ imperator Manuele ed a suo figlio Alessio, e accordò una assoluzione generale a tutti quelli che aveano contribuito alla sua esaltazione. Ma sbalzato dal trono Andronico nell’anno n85 da Isacco 1’Angelo che gli succedette, di questa rivoluzione molto ebbe a risentirsi anche la fortuna di Basilio. Isacco di lui diffidando e temendo del suo credito, lo fece deporre Panno dopo sotto pretesto eli’ egli avea secolarizzate delle vedove e delle vergini cui Andronico avea costretto a prendere il velo. XCV. NICETA II detto MUJNTANES. 1186. NICETA, detto Muntanes, diacono e tesoriere della Chiesa di Costantinopoli, fu eletto patriarca l’anno 1186 per destinazione d3 Isacco l’Angelo. Questo principe ne lo scacciò poi nel ugo a motivo, diceva egli, della estrema sua vecchiaia, e della sua soverchia semplicità. XCVI. LEONZIO. 1190. LEONZIO, superiore del monastero di monte Sant’Auxence, fu eletto patriarca da Isacco l’Angelo dopo l’espulsione di Niceta. Questo principe fece pur lui discacciare nell’ anno 1191 per ragioui che non si conoscono, dopo 7 mesi di pontificato.