MI PAPI ao5 papa il 9 di agosto. Avrebbe dovuto esserlo il Cardinal ({essanone ove non avesse avuto luogo P indiscrezione di Petroli suo conclavista, a cui egli si limitò di dire: Voi mi avete impedito di farvi cardinale. Sisto fu incoronato il 25 del mese stesso. Tosto dopo la sua elezione egli entrò nelle viste del suo antecessore intorno 1» guerra contro i Turchi; equipaggiò a tale effetto una squadra di 29 galee, di cui diede il comando al cardinale Caraffa. I Veneziani la rinforzarono con 5o altre galee da loro spedite, c Ferdinando ro di Napoli ne aggiunse 24 per parte sua. Con tale armamento Caraffa saccheggiò alcune contrade de’Turchi, prese Smirne cui depredò ed indi arse , ritornandosene poscia in Roma con trionfale ingresso. L’ anno 147^ Sisto permise ad Alfonso figlio naturale di Ferdinando in età allora di 6 anni, di possedere a titolo di commenda perpetua il vescovato di Saragozza : esempio di cui fecero in seguito frequente uso e i papi ed i re. L’anno 1474 vcnnc da Sisto spedito a Todi suo nipote il cardinale Giulio della Rovere, onde reprimere una sedizione insorta tra i Guelfi e i Ghibellini. Giuliano il cui amore non era quello della pacificazione, prese le parti dei primi , e fece all'ora il suo alunnato nell’ arte militare, con cui scgnalossi dappoi con sì poco decoro quando divenne papa. Domati Gli’ egli ebbe i Ghibellini marciò da Todi contro il tiranno. Nicolò Vitelli eli’crasi impadronito di Città di Castello. Per ¡stringerlo entro questa piazza egli fece venire in suo soccorso il duca d’Urbino, e dopo un assedio spinto con tutto il vigore obbligò finalmente Vitelli ì sloggiarvi. Sisto IV, accordò Panno 1476 con una bolla del i.° marzo, indulgenze a quelli che celebrassero la festa dell’ immacolata Concezione della Santa Vergine. Questo è il primo decreto della Chiesa romana intorno a lai festa. Questo papa sedotto da suo' nipote Girolamo Riario s’impigliò nell’anno 1478 nella terribile congiura dei Pazzi contro i Medici (Vcd. Lorenzo I, dei Medici nei duchi di Toscana ). Sisto adombrato l’anno 1480 dall’invasione dei Turchi in Italia, dalla presa d’Otranto e d'alcune altre piazze, riaccese il suo zelo per persuadere i principi Cristiani a far lega contro il comune nemico della Fede: egli fornì al re di Napoli