DEI PAPI 85 dell’anno 882 dopo aver occupata la santa Sede 10 anni, e 2 giorni. Gli annali di Fulda raccontano che fu ammazzato a furia di martelli da’suoi congiunti per impadronirsi de’suoi tesori, e subentrare uno di essi nel suo posto. Muratori ne’suoi annali d’Italia riferisce questo racconto senza nè adottarlo, nè rigettarlo. Esso però è intramezzato di circostanze che ci sembrano avvicinarsi al romanzo. Qual si sia la cosa egli è certo che Giovanni Vili, sì nel clero di Poma che altrove ebbe gran numero di nemici eh’ esercitarono la sua pazienza, e fecero risaltare il suo coraggio. CVII. MARINO. 882. MARINO, successore di Giovanni Vili, fu ordinato sul finir di dicembre dell’ anno 882. Egli era stato tre volte legato a Costantinopoli per l’affare di Fozio sotto Nicolao I, Adriano II, e Giovanni Vili. Dice Fleu-ry, eh’ egli era già vescovo senza essere addetto a veruna Sede; ma papa Stefano V, asserisce nella sua lettera all’ imperatore Basilio riferita dallo stesso Fleury, che Marino non era stato vescovo. Questi non si credette obbligato di mantenere quanto era stato fatto dal suo predecessore contro le regole della Chiesa, condannò Fozio, e morì nel mese di maggio dell’anno 884, non avendo tenuta la santa Sede che 1 anno, e 5 mesi. Questo papa ordinariamente segnava le sue gran bolle colla data del giorno, mese ed anno del suo pontificato, non che con quella dell’ imperatore, e della indizione che prendeva ora dal mese di settembre, ora da quello di gennaio. CVIII. ADRIANO III. 884- ADRIANO III, romano, succedette l’anno 884 a Marino. Egli fu ordinato, giusta Pagi e Muratori, sul finire del mese dell’anno stesso, e morì nel mese di settembre del susseguente a Vilzacara, oggidì san Cesario nel Modenese, andando alla dieta eli’ era stata da Carlo il Grosso accennata a Worms. Pretendesi che lo scopo di