23a CRONOLOGIA STORICA » re, perchè ciò non può farsi in buona coscienza. Ma se » si potesse assicurarsi della sua persona, e allontanar da n lui que’che sono cagione della rovina del regno, e dar-gli persone che lo tenessero in freno , gli dessero dei » buoni consigli, c glie li facessero mettere in esecuzioni nc, ciò si troverebbe buono » (Mem. del duca diNer-vers Tom. I. p. 65y ). Nondimeno Gregorio fece assai poco in favor dei faziosi, nè li soccorse, come diceva il Cardinal d’Este, che colla minuta moneta della santa ¿sede, cioè a dire coll’indulgenze, e ancora queste accordate assai sobriamente, pcrcliè non voleva mai segnare alcuno scritto, die potesse autorizzare i sediziosi, dicendo di non veder gran chiaro in tutta quella faccenda (I/nd. p. 663). Egli ricevette in Roma il di 22 marzo i585 una celebre ambasceria del Giappone. Sentite le lettere degli inviati, sparse lagrime, e disse quelle parole del santo vecchio Simeone: Ora, o Signore, lascicrcte che muoia in pace il vostro servo. Egli morì in fatto poco tempo dopo, il 10 aprile dell’anno stesso in età di 83 anni dopo 12 anni, 10 mesi, e 28 giorni di pontificato da quello di sua elezione. Gregorio fu papa caritatevole. Le sue elemosine montarono a due milioni di scudi d’oro. Magnifico com’era, ornò molte Chiese, ed edificò in Roma parecchi begli edifizii. Fu zelante per 1’ accrescimento della Fede, per la riforma dei costumi, e il ristabilimento della disciplina, come lo attcstano le fondazioni da lui fatte di diversi collegi! in Roma, e le somme da lui sborsate per ¡stabilire gran numero di seminarii in differenti provincie. Prima di’ entrasse negli ordini, ebbe un figlio Jacopo Bon-compagni, da cui discende la famiglia di questo nome, che ancora sussiste presentemente, I soli difetti che gli vengono rimproverati sono troppo attaccamento per la sua famiglia che ricolmò di dignità e ricchezze, e troppo poca cura pel mantenimento del governo civile. Gregorio XIII, seguiva ordinariamente nella data delle sue bolle il calcolo fiorentino.