i68 CRONOLOGIA STORICA tira da Berquigni, e come vedesi finalmente dalla pace tra essi conchiusa nel i3o3 sulle norme di quel giudizio. Rinnovatesi intanto le dissensioni tra ’1 papa e i Colonna si trovarono questi ridotti alla necessità di fuggire d’ Italia e di errare in diversi luoghi per sottrarsi alla persecuzione di Bonifazio. Preso Sciara dai pirati di Marsiglia , c posto al remo senza esser conosciuto, egli preterì, e a detta di un autore contemporaneo, di restarsene in tale stato piuttosto che correre al rischio collo scoprirsi di essere consegnato nelle mani del papa. Bonifazio nell’anno i3oo diede una bolla in data del a febbraio, con cui accordava delle indulgenze a coloro che visitassero in quel- 1’anno c in tutti gli anni centenarii avvenire, la Chiesa degli Apostoli SS. Pietro e Paolo ; ciò che attrasse immenso concorso in Roma di pellegrini. Quinci il giubileo. L’anno i3oi cominciò la famosa controversia tra Bonifazio e Filippo il Bello; Bernardo di Saisset primo vescovo di Pamiers ch’era stato da Filippo arrestato e posto prigione a motivo di parecchie gravi accuse contro di lui tessute, ne fu P occasione. Bonifazio informato di questo imprigionamento scrisse per lagnarsene a Filippo, e gli indirizzò il 5 dicembre la lettera o bolla /lscidla fui , piena di eccessive pretensioni, di alterigia e di minacce. Il re sdegnato la fece ardere l’11 febbraio i3o2 dopo il giudizio di un’assemblea tenutasi in tale proposito il giorno precedente nella Chiesa di Notre-Dame, Francesco Pagi dice essere a desiderare si potesse tutto quest’affare seppellite in obblio eterno, avendo date ben molte brighe al re e causata al papa la morte (V. la Cronol. de’ Con~ cilii ann. i3o3). Bonifazio nell’anno i3o3 colla mira di farsi forte contro Filippo il Bello , riconobbe a re dei Romani Alberto d’Austria, cui avea sin allora rigettato: a-vendo poscia inteso ciò ch’era avvenuto in Francia contro lui medesimo, le accuse di cui lo avea caricato Guglielmo de Plessis , e P appello della nazione al futuro Concilio, diede al i5 agosto parecchie bolle contro Filippo: egli ne avea composta un’ultima che dovea pubblicare P8 settembre, quando alla vigilia fu preso in Anagni da Guglielmo di Nogaret, ch’era venuto secretamente di Francia in Italia con milizie per trarlo seco. Sul momento Boni-«