DEI PATRIARCHI EC. 417 lire la pace nella Chiesa. Massimiano mori il 12. aprile 434 nel giovedì santo. XVIII. PROCLO. 434. PROCLO, nominato Panno 426 al vescovato di Cizico, senz’aversi potuto porre in possesso di quella Chiesa, fu eletto per succedere a Massimiano su quella di Costantinopoli prima che fosse seppellito il suo antecessore. Nel giorno 27 gennaio 438 egli trasferì a Costantinopoli il corpo di san Giovanni Grisostomo, e morì il 12 luglio 447 dopo essersi assiduamente ailaticato per l’estirpazione dell’ errore e il repristinamento delia disciplina per lo spazio di i3 anni, e 3 mesi di episcopato. La Chiesa greca onora la sua memoria il 24 ottobre (leQuien). XIX. FLAVIANO. 447- FLAVIANO, prete di Costantinopoli, fu il successore di Proclo. Nell’ anno 44^ egli convocò un Concilio che si aprì P 8 novembre, ove Eusebio vescovo allora ili Dorilea, quel desso che avea resistito in piena Chiesa a Nestorio, accusò l’archimandrita Eutichio quale colpevole di nuova eresia. Essi erano stati reciprocamente amici, ed Eusebio prima di romperla con quel novatore avea fatto ogni storzo per farlo ravveder del suo errore. Elaviano nel 22 dello stesso mese di novembre pronunciò in un col Concilio sentenza di anatema e deposizione contra Eutichio , dopo averlo convinto di confondere iu Gesù Cristo le due nature. Da questo colpo 11011 rimase però atterrata la nuova eresia. Eutichio trovò amici possenti che si mossero a farne per lui vendetta. Nel dì 8 agosto 449 Fla" viano venne egli stesso deposto nel Conciliabolo di Efeso, espulso a calci, e finalmente così crudelmente malconcio che morì 3 giorni dopo (it agosto) ad Epipe nella Lidia viaggiando pel luogo a cui era stato mandato in esi- lio. Nel 45i il suo corpo venne trasportato a Costantinopoli e seppellito nella Chiesa degli Apostoli. T. II. 27