DEI PATRIARCHI EC. 291 ni. I Melchiti di Alessandria rinunciarono sin d’allora al nionotelismo di cui s’erano imbevuti per mezzo del patriarca Ciro. Quanto al patriarca Giovanni, egli morì il i.° del mese coheac dell’anno 4°3.° dell’ Era de’Martiri ossia 27 novembre delPauno 686.° di Gesù Cristo e dell’E-gira 67.0 (Quien). L. ISACCO Jacolita. (186. ISACCO, designato da Giovanni Semnudeo a suo successore, fu collocato sulla Sede di Alessandria per ordine di Abdal-Aziz, governatore di Egitto ad esclusione del diacono Georgio che dai vescovi e dal popolo era stato eletto. Poco dopo, accusato innanzi questo governatore di aver scritto al re di Etiopia e di Nubia per riconciliarli, fu in procinto di essere condannato qu'al traditore di stato. Egli morì, giusta Elmacin, Panno 69.° dell’Egira ossia di Gesù Cristo 688.° 0 689.0 Al suo tempo Abdal-Aziz con-tra il costume de’suoi predecessori si mise a perseguitare i Cristiani, ordinando si abbruciassero tutte le croci e si affiggesse alle porte delle Chiese questa iscrizione: Maometto il Grande , apostolo di Dio, Gesù Cristo, apostolo di Dio. E Dio nè ingenera nè è ingenerato. LI. SIMONE Jacohita. 689. SIMONE, nato in Siria e monaco del monastero in cui era sepolto Severo, fu nominato dal governatore Abdal-Aziz sull1 inchiesta di una fazione, per coprire la Sede di Alessandria. Tale fu P esito dei dibattimenti che insorsero intorno il successore del patriarca Isacco. Simo-ne tenne un Concilio a cui intervennero alcuni Melchiti e Gainaiti. Si trattò di alcuni Cristiani che senza causa legittima congedavano le loro mogli per isposarne altre. Si-mone terminò i suoi giorni il 24 di cpinhi delPanno \ 16.0 dell’Era de1 Martiri, ossia 18 luglio dèli’ anno 700.0 di Gesù Cristo. Dopo la sua morte la Sede di Alpssandria rimase vacante per lo spazio di 3 anni, 0 secondo altri di 5.