DEI PAPI CLVI1. PASCALE II. 1099. PASCALE II, chiamato dapprima Rainicr, nato a Blecla città allora episcopale, oggidì diocesi di Vi-tcrbo, fu sino dalla sua infanzia mandato a Cluni ove e-gli professò. All’ età di anni 20 inviato a Roma per affari di famiglia, fu rattenuto costà da Gregorio VII, che nell’anno 1076 lo fece abate di san Lorenzo fuori delle mura, e 1’ ordinò a prete-cardinale. Nel 1099 fu eletto papa suo malgrado il i3 agosto, fermato a forza mentre fuggiva, indossatagli la cappa di scarlatto eli’ era allora un distintivo di papa, e consacrato all’ indomani della sua elezione. L’anno seguente l’antipapa Giliberto inseguito dalle milizie di Pascale morì a Città di Castello sul finir di settembre, ma questa morte non rese però alla Chiesa la quiete. Gli scismatici diedero a Ghiberto tre successori l’uno dopo l’altro: i.° Alberto che fu preso dai Romani il giorno stesso di sua elezione: ?..° Teodorico che s’ebbe la stessa sorte in capo a io5 giorni (il primo fu rinchiuso in san Lorenzo u’Aversa, il secondo nel monastero di Cava); 3.° Maginufo eletto l’anno 1106 dopo la morte di Teodorico, nominato tra il suo partito Silvestro IV. Egli fu scacciato il giorno dopo la sua elezione nè si sa cosa sia di lui addivenuto. L’anno 1106 dopo il Concilio di Guastalla tenutosi verso la fine di ottobre, Pascale venne in Francia e celebrò a Cluni la festa di Natale, donde traversando la Borgogna e passando la Charitè sulla Loira si recò a san Dionigi in Francia, ove fu accolto con molte onorcvolezze dal re Filippo e da Luigi suo figlio. Questo papa si ricondusse dalla Francia in Roma nell’autunno dell’anno 1107, giusta l’abate d’U-sperg. Nell’anno ini Enrico V, re di Germania ncll’av-vicinarsi che faceva a Roma, nel dì 12 febbraio venne incontrato da parecchi ministri della santa Sede a lui spediti da Pascale, portanti delle insegne, non che da tutto il clero [romano seguito da numerosa comitiva di popolo. Giunto alla maggior porta di san Pietro, ove era atteso dal papa, Enrico avvicinatosegli gli baciò i piedi; indi abbracciaronsi, ed entrarono insieme nella Chiesa. Enrico domandò al papa di essere incoronato imperatore.