CRONOLOGIA STORICA scro di vettura, e Io abbracciarono. Giuseppe II, lo fece montare nella sua carrozza, e in tal guisa entrarono solennemente in Vienna il 22 marzo. Ebbero insieme frequenti abboccamenti e sempre all’ amichevole, e benché non sicnsi fatte pubbliche le loro parlate reciproche, parve però rimanesse l’imperatore assai meno accalorito nel-1’ esecuzione del suo piano. Permise anche le dispenso di cui sino a quel tempo avea aboliti i diritti, dicendo sovente: la vista di questo papa mi fece amare la sua persona : egli è il miglior uomo del mondo. Pio VI, di ritorno a Roma ebbe delle differenze anche colla corte di Napoli, di cui trionfò nel 1789. Venne fermato che ciascun re di Napoli alla sua ascensione al trono, pagherebbe 5oo,ooo ducati in via di pietosa offerta a san Pietro ^ che quella della ghinea verrebbe bandita a perpetuità, e cesserebbe il monarca di esser chiamato vassallo di santa Sede. La rivoluzione francese che avvenne in quest’ anno stesso, fu oggetto di tribulazione e di dolore pel santo Padre, clic ricusò di approvare i decreti sulla costituzione civile del clero} pubblicò pure una bolla nel 1791 allatto contraria allo spirito di quelle nuove leggi. Nel 1792 essendo stato esiliato gran numero di preti francesi, gli accolse Pio VI, ne’suoi stati con bontà e generosità straordinaria. Li collocò tutti in abitazioni religiose, e provvide a’ loro bisogni. Ma la guerra indi a poco scoppiata avendo condotta in Italia le armi di liuonaparte, caddero nel 1796 in poter dei Francesi Urbino, Bologna, Ferrara ed Ancona. Si trovò allora il pontefice alla dura necessità di fare una pace che fu conchiusa a Tolentino, e in virtù della quale egli si assoggettò di pagare alla Francia 3i milioni. Un sinistro avvenimento ruppe ben presto questo trattato : la morte del generale Duphot avvenuta in una sommossa ch’ebbe luogo in Roma il 28 dicembre 1797, fu causa che i Francesi i quali erano alle porte di quella città , tosto se ne impadronirono, e si assicurarono della persona stessa del pontefice, che dapprima fu tratto a Siena, indi in una certosa presso Firenze. Ma siccome la presenza del papa in Italia potea incitare i popoli a sol*