i3o CRONOLOGIA STORICA nalmente separato da quello di Noyon al quale era unito da circa 600 anni. Fermatosi a Siena, indi a Pisa attraversò P Apennino nel mese di agosto, percorse la Lombardia, c nei primi mesi dell’anno 1147 trasse in Francia, solito asilo dei papi perseguitati. Egli era a Cluni il 36 marzo, e 4 giorni dopo a Dyon, ov’ erasi recato ad incontrarlo il re Luigi il giovine. Giuntò a Parigi andò a celebrar le feste di Pasqua a san Dionigi, poi di ritorno alla capitale vi tenne un Concilio. Nel susseguente mese di settembre (e non nell’anno 1148 non essendo più Eugenio in quel mese in Francia ) egli recossi al capitolo generale de’Cisterciensi, a cui assistette, dice Goifreddo di Clairvaux, meno come pontefice che come uno di que’ confratelli. Di là passato a Chàlons sulla Marna, vi dedicò il 25 ottobre quella cattedrale. Il vescovo di Verdun da Chàlons lo condusse alla sua Chiesa. Si trasferì poscia a Treviri, ove tenne un nuovo Concilio sul finir dello stesso anno, e permise a santa Ildegarda come racconta san Bernardo che lo accompagnava, di scrivere le sue rivelazioni. Ritornato a Verdun nel mese di gennaio 114^, diresse il suo cammino verso Reims per il gran Concilio da lui accennato pel 2?. marzo. Da Parigi dond’ era ritornato all’uscire di Reims, s’incamminò a Clainaux e di là prese la strada per Langres onde ripassare in Italia, ove si restituì avanti il 16 giugno, come si scorge da una delle sue bolle spedita sotto questa data a Vercelli. Non gli fu però aperto l’ingresso inRoma che sul finir dell’anno r 149 e nell’anno seguente fu pure astretto ad uscirne : finalmente egli vi ritornò l’anno ii5a, e passò il rimanente del suo pontificato in pace, giusta le profezie di sant’Ildegarda. Morì Eugenio a Tivoli la notte del 7 venendo 1’8 di luglio 1153, avendo tennta la santa Sede 8 anni, 4 mesi, e 11 giorni. Un tratto della vita di questo papa che sfuggì alla conoscenza degli storici moderni e che merita di essere conosciuto, si è la cura da lui datasi di far voltare in latino parecchie opere dei padri Greci. Burgondion, 0 Bourguignon giudice di Pisa, fu il soggetto da lui incaricato di tale lavoro. Questo scrittore nel preloquio della sua versione delle Omelie di san Grisostomo da san Matteo attesta di averla intrapresa per ordine di papa Eugenio III : e per