DEI PATRIARCHI EC. 287 tic’suoi costumi. Combattè c colla voce, c cogli scritti gli eretici c mantenne la concordia tra i Cattolici. San Gregorio il Grande fu con esso lui legato in ¡stretta amicizia. Mori Eulogio Panno 607. figli avea composte diverse 0-pere ascetiche e polemiche , di cui non ci rimangono che alcuni frammenti in Fozio. ignorasi la sua memoria dalla Chiesa il i3 settembre (Pagi). XLII TEOD. SCRIRONIO Cattolico. 607. TEODORO, succedette a sant1 Eulogio. La cronica d’Alessandria ci dice ch’egli fu messo a morte l’anno Chh) da’ suoi nemici, cioè a dire verosimilmente dagli e-retici. ne loro partecipazione, ne furono sdegnati, e crearono un vescovo dal canto loro; locchè produsse nella setta uno scisma. ANASTASIO Jacobita. 6o5. Il prete Anastasio succedette a Damiano. Egli riconciliò i Jacobiti d’AÌessaii-dria con quelli d’ Oriente, ila cui erano separati a motivo del Triteismo di Pietro, patriarca Jacobita d’Antiochia. Egli mori l’anno 614. ANDRONICO Jacobita. 614. ANDRONICO, fu sostituito dai Jacobiti al patriarca Anastasio. Egli cessò di vivere l’anno 620 ( Rc-uaudot ). XLIII. SAN GIOVANNI L’ELEMOSINIERE. (Sck). GIOVANNI, la cui insigne carità fece cognominare l’Elemosiniere, fu collocato sul Seggio di Alessandria dopo la morte di Teodoro Scribonio. Egli era nativo di Amatunla in Cipro, figlio di Epifanio, governatore dell’isola, ed era stato ammogliato. Rimasto vedovo senza prole, si diede tutto alla cura dei poveri. Fu eletto patriarca suo malgrado. Raddoppiò la sua carità in questo posto eminente, e produsse elletti quasi incredibili. L’anno 613 vennero a cercare un asilo in Egitto gli abitanti di Palestina costretti a fuggire dinnanzi a Chosroe padro-